Torna il pericolo atomico. «Noterò una cosa che i politici di ogni genere non amano ammettere: un’apocalisse nucleare non è solo possibile, ma anche abbastanza probabile». Una previsione che il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev spiega su Telegram: «Ci sono almeno due ragioni. Primo: il mondo è in uno scontro molto peggiore che durante la crisi dei Caraibi», e «la seconda ragione è piuttosto banale: le armi nucleari sono già state utilizzate, il che significa che non ci sono tabù». Sono ore di tensione nel conflitto russo-ucraino.

Fuga dalla centrale di Zaporizhzhia – Il sindaco della città di Energodar, Dmytro Orlov, ha dichiarato a Radio Ucraina che circa cento dipendenti del monopolio nucleare russo Rosatom hanno lasciato la centrale nucleare di Zaporizhzhia, attualmente occupata dai russi. E ricorda che in caso di esplosione nucleare, in città non ci sono rifugi in cui la gente possa nascondersi: «Gli occupanti stanno usando Zaporizhzhia per ricattare il mondo intero».

Controffensiva ucraina – Le minacce si intensificano dopo una settimana di grande difficoltà per Mosca: 5.030 militari russi uccisi dalle forze ucraine e 37 chilometri riconquistati da Kiev a est e sud del Paese. La viceministra della Difesa ucraina Hanna Malyar precisa: «In totale, l’area sgomberata nel sud è di 158,4 km quadrati». Ora ci si muove in direzione Bakhmut, mentre sono in corso duri combattimenti a Lyman, Avdiivka e Marinka. «Il nemico sta cercando di cacciare le nostre truppe dalle loro posizioni, ma riceve un discreto rifiuto», fa sapere Malyar. Le sconfitte russe dell’ultima settimana si aggiungono a un lungo elenco di perdite materiali. Il primo viceministro della Difesa dell’Ucraina, il tenente generale Oleksandr Pavliuk, ha dichiarato su Telegram che l’esercito russo avrebbe perso anche 22 carri armati, 82 veicoli corazzati da combattimento, 154 sistemi di artiglieria, 13 sistemi di razzi a lancio multiplo, 5 sistemi di difesa aerea, 81 unità di veicoli a motore e 31 unità di equipaggiamento speciale. Sarebbero anche stati abbattuti un aereo nemico, due missili e 85 droni. Negli ultimi sette giorni Mosca non solo si è trovata ostacolata sul fronte ucraino, ma ha dovuto affrontare anche il fronte interno con la rivolta di Evgenij Prigozhin. Il leader della Wagner avrebbe ricevuto dallo Stato russo oltre 17,5 miliardi di euro, divisi in contratti governativi e servizi forniti dalla holding Concord di Prigozhin, impegnata nella gestione e nella consulenza alle imprese. Cifre annunciate dall’opinionista tv Dmitry Kiselev, nel suo programma televisivo settimanale Rossija 1, durante il quale ha spiegato: «Prigozhin è andato fuori di testa a causa dei grandi soldi. Pensava di poter sfidare personalmente il ministero della Difesa, lo Stato stesso e il presidente».

La reazione Ue – Non resta in silenzio la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: «L’invasione russa dell’Ucraina continua a portare ogni giorno orrori indicibili. Le notizie profondamente preoccupanti sugli attacchi deliberati contro i civili, compresi i bambini, sono diventate un crudele promemoria quotidiano dello spargimento di sangue che Putin ha riportato nel nostro continente». Nelle ultime 24 ore i raid russi hanno provocato la morte di altri due civili, come ha fatto sapere il capo dell’amministrazione militare regionale del Donetsk, Pavlo Kyrylenko. La presidente von der Leyen ha proseguito: «Le prove di innumerevoli crimini internazionali commessi dalla Russia si stanno accumulando. Il nuovo centro di persecuzione internazionale svolgerà un ruolo chiave nell’assicurare che i colpevoli siano assicurati alla giustizia, anche per il reato di aggressione. Non lasceremo nulla di intentato per ritenere Putin e i suoi accoliti responsabili».

Pechino cooperante con l’esercito russo – Resta invece un alleato importante per Mosca la Cina. Il ministro della Difesa cinese Li Shangfu ha incontrato a Pechino il comandante in capo della Marina russa Nikolay Yevmenov, sostenendo che, «attraverso gli sforzi congiunti, il rapporto tra i due eserciti continuerà ad approfondirsi e a solidificarsi, e continuerà a fare nuovi progressi per raggiungere un nuovo livello».