Ancora tensione tra le due Coree. Ci sarebbero stati colpi e provocazioni nel mar Giallo, in un periodo in cui continuano le esercitazioni militari da parte sia di Seul che di Pyongyang. Si attende il lavoro della diplomazia che in questi giorni è concentrata su un vertice trilaterale in Giappone.

L’episodio – Secondo l’agenzia di stampa nordcoreana Yonhap, si sarebbe verificato uno sconfinamento di una nave mercantile nordcoreana presso l’isola di Baengnyeong alle 3:42 del 24 ottobre ora locale. La marina sudcoreana ha risposto con alcuni colpi di avvertimento, dopo i quali la nave di Pyongyang si è ritirata.

Fonte: Ansa

L’esercito nordcoreano ha affermato che una nave militare di Seul avrebbe a sua volta sconfinato di alcuni chilometri pochi minuti dopo. Colpi di avvertimento questa volta arrivati dai nordcoreani: “Abbiamo lanciato ancora una volta un severo avvertimento ai nemici”, fanno sapere.

I precedenti – È solo l’ultimo episodio di una lunga serie tra i due stati asiatici. Il confine marittimo è stato spesso teatro di scontri. Il regime di Kim Jong-un ha infatti nelle ultime settimane intrapreso diversi test missilistici e manovre militari. L’ultima azione, il 13 ottobre, quando la Corea del Nord ha lanciato un missile balistico nel mar del Giappone non rispettando la Northern Limit Line, il confine marino disegnato dalle Nazioni Unite tra le due Coree e mai accettato da Pyongyang. Gli autori del lancio definiscono come semplice “esercitazione di difesa” l’azione, volta a contrastare “le minacce militari dirette degli Stati Uniti”.

Il contesto – Nel frattempo, il vicesegretario di Stato americano Wendy Sherman si trova in queste ore in Giappone in un trilaterale con Tokyo e Seul. Quest’ultima ha fatto sapere che le proprie esercitazioni militari continueranno fino almeno al 27 ottobre per prepararsi “alle provocazioni nemiche”. Anche Tokyo ha reagito alle manovre nordcoreane sul confine conteso bollandole come “provocazioni intollerabili”.