I dittatori hanno perso il loro avvocato. Che, in realtà, avvocato non è mai stato. Ma produttore musicale, ecco, questo sì.

Un italiano cosmopolita, Giovanni Di Stefano. Vissuto tra l’Italia, gli Stati Uniti e l’Inghilterra, è stato consulente legale di Saddam Hussein e di Slobodan Milosevic. Ma ora è sotto processo, accusato di truffa, riciclaggio e – soprattutto – “per non avere i requisiti professionali per fare l’avvocato”. Nonostante uno studio legale internazionale a Roma.

Giovedì 7 marzo si è conclusa l’ultima udienza alla Southwark Crown Court di Londra. E in tribunale Di Stefano ha ammesso di non essere qualificato. Aggiungendo: “Non pensavo di fare niente di male”. In conclusione ha ricordato di aver incontrato anche Osama Bin Laden a Baghdad nel 1998: “Era vestito all’occidentale, l’ho visto solo per 10 minuti”.

Di Stefano ha anche una pagina sulla Wikipedia inglese con la sua biografia: scrive di essere stato anche un produttore musicale, il proprietario del Campobasso calcio e ha provato ad acquistare la MGM, il celebre studio cinematografico di Hollywood. Oltre ad aver assistito Saddam e Milosevic è stato consulente legale di Ali Hassan al-Majid, detto “Ali il chimico”, uno dei responsabili del genocidio dei curdi. Tutti e tre, è bene ricordarlo, deceduti.

Vincenzo Scagliarini