La notte tra martedi 8 e mercoledi 9 novembre, quando ormai la vittoria di Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca e’ apparsa certa, migliaia di cittadini statunitensi, in tutta evidenza delusi dal risultato, hanno cominciato ad annunciare sui social network l’intenzione di varcare il confine settentrionale e trasferirsi in Canada. E subito dopo il sito dell’ufficio canadese dell’immigrazione e’ andato in crash per i troppi accessi (come si puo’ vedere nello screenshot qui sotto).
Forse e’ solo una coincidenza, ma la Rete si scatena.
“Volete andare in Canada? Buona fortuna, il loro sito dell’immigrazione è appena andato in crash”, ironizza l’account di WKRN-TV, canale televisivo del Tennessee, affiliato di ABC
Moving to #Canada? Good luck, their immigration website just crashed #ElectionNight https://t.co/SIQMeC7kyM
— WKRN (@WKRN) November 9, 2016
E ancora Alisha Ebrahimji, giornalista di WFAA-TV, scherza così: “Guardate! La gente non parlava tanto per parlare, la pagina dell’immigrazione del Canada è andata momentaneamente in tilt.”
Looks like people weren't just talking…Citizen and immigration page for #Canada temporarily crashes. ? ?https://t.co/G5eMg8gUAb #WFAAVote pic.twitter.com/VG5gI8bBkU
— Alisha Ebrahimji (@AlishaEbrahimji) November 9, 2016
L’attore canadese, Alexander Ludwig, sul suo profilo Twitter dichiara di essere pronto ad accogliere gli americani in fuga.
Everyone's welcome at my house #canada
— Alexander Ludwig (@alexanderludwig) November 9, 2016
C’è chi invece fa l’elenco delle cose da sapere prima di richiedere il trasferimento: preparare i maglioni per affrontare il gelo, ma anche imparare ad apprezzare l’hockey.
3 Things to Know If Applying to Live In #Canada:
1. You now love #hockey
2. Pack sweaters
3. We are for you, American friends#ElectionNight— Sarah Stanley (@_SarahStanley) November 9, 2016
Qualcun altro ipotizza che siano gli indipendenti a doversi rifugiare oltre confine e li invita a prenotare in fretta il viaggio, dato che i biglietti stanno sparendo.
#AmericaIsOverParty will be hosted in #Canada !
Book a trip now because we all know they're selling fast as hell!https://t.co/q7zsVM0T24
— Big Homie Abdi (@bighomieabdi) November 9, 2016
L’account Think Atheist lancia un’ulteriore provocazione: il Canada si staccherà dagli States, prima dell’invasione.
#Canada right now pic.twitter.com/RvngRjzsiM
— Think Atheist ? (@ThinkAtheist) November 9, 2016
E c’e’ anche un account Anonymous (non quello famoso, un altro) che fa il verso alle politiche di Trump sull’immigrazione immaginando che il Canada cominci a costruire un muro alla frontiera con gli Stati Uniti come il neo presidente vuole fare con il Messico.
So when does Trump plan to build his wall to keep Mexico out. And when does Canada start their wall?
— #Anonymous (@AnonymousZHax) November 9, 2016
Già nei giorni precedenti al voto molte celebrità avevano minacciato l’espatrio in caso di vittoria del tycoon. Miley Cyrus, dopo aver definito Trump “un fottuto incubo”, aveva detto: “me ne andrò se questo diventa il mio presidente”. Analogo il parere dell’attrice Whoopi Goldberg: “Forse è il momento per me di andarmene. Posso permettermelo.” L’attore Samuel L. Jackson aveva usato toni ancora più forti: “Se quel figlio di puttana diventa presidente porterò il mio culo nero in Sudafrica”. Cher è arrivata ad affermare di volersene andare su Giove.
Nel trend si sono inseriti anche sostenitori di Trump, che hanno invitato gli oppositori a mettere in pratica il proposito di partire, inneggiando al #libexit: fuori i liberals dagli States.
Ecco allora chi tuona sarcastico: “Il Canada è bello, soprattutto d’inverno.”
#Canada is nice, especially in the winter #libexit https://t.co/MlDCzFgAiN
— James Lorentzen (@jrlorentzen) November 9, 2016
Insomma, per quanti sforzi facciano, i democratici non riescono a prenderla bene. Oggi, in America, ridono solo i trumpisti.