La notte tra martedi 8 e mercoledi 9 novembre, quando ormai la vittoria di Donald Trump nella corsa alla Casa Bianca e’ apparsa certa, migliaia di cittadini statunitensi, in tutta evidenza delusi dal risultato, hanno cominciato ad annunciare sui social network l’intenzione di varcare il confine settentrionale e trasferirsi in Canada. E subito dopo il sito dell’ufficio canadese dell’immigrazione e’ andato in crash per i troppi accessi (come si puo’ vedere nello screenshot qui sotto).

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Forse e’ solo una coincidenza, ma la Rete si scatena.

“Volete andare in Canada? Buona fortuna, il loro sito dell’immigrazione è appena andato in crash”, ironizza l’account di WKRN-TV, canale televisivo del Tennessee, affiliato di ABC

E ancora Alisha Ebrahimji, giornalista di WFAA-TV, scherza così: “Guardate! La gente non parlava tanto per parlare, la pagina dell’immigrazione del Canada è andata momentaneamente in tilt.”

L’attore canadese, Alexander Ludwig, sul suo profilo Twitter dichiara di essere pronto ad accogliere gli americani in fuga.

C’è chi invece fa l’elenco delle cose da sapere prima di richiedere il trasferimento: preparare i maglioni per affrontare il gelo, ma anche imparare ad apprezzare l’hockey.

Qualcun altro ipotizza che siano gli indipendenti a doversi rifugiare oltre confine e li invita a prenotare in fretta il viaggio, dato che i biglietti stanno sparendo.

L’account Think Atheist lancia un’ulteriore provocazione: il Canada si staccherà dagli States, prima dell’invasione.

E c’e’ anche un account Anonymous (non quello famoso, un altro) che fa il verso alle politiche di Trump sull’immigrazione immaginando che il Canada cominci a costruire un muro alla frontiera con gli Stati Uniti come il neo presidente vuole fare con il Messico.

Già nei giorni precedenti al voto molte celebrità avevano minacciato l’espatrio in caso di vittoria del tycoon. Miley Cyrus, dopo aver definito Trump “un fottuto incubo”, aveva detto: “me ne andrò se questo diventa il mio presidente”. Analogo il parere dell’attrice Whoopi Goldberg: “Forse è il momento per me di andarmene. Posso permettermelo.” L’attore Samuel L. Jackson aveva usato toni ancora più forti: “Se quel figlio di puttana diventa presidente porterò il mio culo nero in Sudafrica”. Cher è arrivata ad affermare di volersene andare su Giove.

Nel trend si sono inseriti anche sostenitori di Trump, che hanno invitato gli oppositori a mettere in pratica il proposito di partire, inneggiando al #libexit: fuori i liberals dagli States.

Ecco allora chi tuona sarcastico: “Il Canada è bello, soprattutto d’inverno.”

Insomma, per quanti sforzi facciano, i democratici non riescono a prenderla bene. Oggi, in America, ridono solo i trumpisti.