Un morto e 7 feriti. È il bilancio, provvisorio, di una sparatoria avvenuta attorno alle 5 di pomeriggio, ora locale, di oggi, giovedì 23 gennaio, nella zona centrale di Seattle, Stati Uniti. Secondo le prime ricostruzioni della polizia a sparare sarebbero state più persone, a differenza di quanto emerso dalle indiscrezioni iniziali che indicavano un unico aggressore. Per la città, capoluogo della Contea di King, nello Stato di Washington, è il terzo episodio di violenza in 48 ore.

Cosa è successo – Stando a quanto dichiarato dal testimone Douglas Converse, 60, gli spari sarebbero stati almeno 12, come riportato dal The New York Times. Gravi le condizioni di due dei sette feriti che sono rimasti coinvolti nella sparatoria di fronte al McDonald’s all’incrocio tra Third Avenue e Pine Street, Downtown Seattle, a un solo isolato di distanza da Pike Place Market, una delle zone più trafficate e visitate della città. Tra i sopravvissuti, i più gravi al momento sono una donna di 55 anni, la cui condizione medica è stata definita «critica», e un bambino di 9 anni il cui quadro medico sembra essere leggermente migliorato nella notte. Stabili invece tre uomini di 21, 34 e 35 anni ricoverati all’Harborview Medical Center di Seattle.

Caccia all’uomo –  Gli aggressori sono ancora a piede libero e non sono ancora stati identificati dalle forze dell’ordine, che proseguono la caccia all’uomo. Carmen Best, il capo della polizia di Seattle, ha definito quanto avvenuto come un attacco originato da una lite e non una sparatoria casuale. La polizia è ora impegnata nell’esame dei video registrati dalle telecamere di sicurezza a presidio nella zona e ha chiesto alla cittadinanza, sul suo profilo Twitter ufficiale, di inviare qualsiasi foto o video eventualmente ripreso col proprio telefono. Per il momento, assicura Best, non ci sarebbero ulteriori situazioni di pericolo imminente per i cittadini.

Episodi di violenza insoliti –  In questi giorni Seattle è stata colpita da quella che i media locali definiscono «un’insolita escalation di violenza». Un uomo di 55 anni è stato ucciso due giorni prima degli ultimi avvenimenti e, mercoledì pomeriggio, un sospettato è stato ferito in una sparatoria che ha coinvolto anche la polizia. Questi fatti avrebbero fatto cadere la città in perenne di stato di allerta, come ha dichiarato al Seattle Times Tyler Parsons, 25, commesso di un ristorante sulla Fourth Avenue davanti alla scena del crimine in cui molte persone si sono rifugiate durante la sparatoria.