Associazione per delinquere e violenza sessuale a danno di ragazze minorenni. Sono queste le accuse che hanno portato all’arresto del “re della moda” Peter Nygard, settantanove anni, magnate canadese originario della Finlandia. Un amico divenuto all’improvviso ingombrante per un altro famoso della Terra, ossia Andrea, terzogenito della Regina d’Inghlterra, ritratto in alcune foto in compagnia dello stilista. I racconti che acusano Nygard sono tutti identici: attirate a New York, in California o alle Bahamas attraverso false promesse lavorative, le ragazze sarebbero state drogate e sottoposte ad abusi e violenze. Alle dieci accusatrici iniziali si sono aggiunte ora altre cinquantasette vittime.

L’accusa – La tesi della Procura del distretto Sud di New York è che il tycoon avrebbe sfruttato l’influenza della sua ex società, la “Nygard International” per «reclutare e mantenere» ragazze, alcune anche minorenni, da sfruttare come vittime sessuali, sue e dei suoi amici e soci d’affari. Per venticinque anni, Nygard avrebbe preso di mira donne «provenienti da contesti economici svantaggiati», tenendole soggiogate tramite la forza e l’utilizzo di droghe. Le definiva le sue “girlfriends”, insomma le sue fidanzate, ed alcune apparivano sul libro paga della sua azienda in qualità di modelle o assistenti. Nygard ha negato ogni accusa, affermando di essere vittima di una cospirazione organizzata dai suoi vicini alle Bahamas in seguito a una non meglio specificata «faida». Uno dei suoi portavoce ha dichiarato che questo è l’ultimo di una lunga serie di tentativi che da più di dieci anni hanno l’obbiettivo quello di «distruggere la reputazione di un uomo».

Il personaggio – Peter Nygard è una persona che non passa di certo inosservata: capelli bianchi e lunghi opportunamente phonati, abbronzatura perfetta tutto l’anno, vestiti sgargianti, come lo ha descritto sul Corriere della Sera Matteo Persivale. Ha cominciato come produttore di abbigliamento sportivo a Winnipeg in Canada e a poco a poco il suo patrimonio ha sfiorato il miliardo di dollari. Le foto che lo ritraggono sono spesso scattate su jet privati o in ville lussuose, sempre circondato da belle e giovani ragazze. Una vita da sogno, Nygard incarnava alla perfezione il prototipo dell’immigrato che trova fama, successo e ricchezza nel Nuovo Mondo. Tuttavia, a febbraio di quest’anno comincia l’inesorabile declino: il raid dell’Fbi e della polizia di New York nei suoi uffici a Manhattan, i computer e i server sequestrati, la bancarotta della “Nygard International” e ora l’arresto.

 


Il principe Andrea – Tra i molti ospiti e amici di Peter Nygard figura anche il principe Andrea. Coinvolto già l’anno scorso nello scandalo sessuale del miliardario americano Jeffrey Epstein, l’immagine del principe e della famiglia reale inglese è di nuovo in crisi. In quel caso le accuse dirette al duca di York sembravano basarsi su indizi solidi. Virginia Giuffre, una delle vittime di Epstein, aveva accusato il reale inglese di violenza sessuale su minore, in quanto all’epoca dei presunti fatti avrebbe avuto diciassette anni. Al contrario, non ci sarebbe nessuna prova di un suo coinvolgimento negli affari criminali del magnate canadese. Il “The Sun”, attraverso la voce di una fonte vicina al caso, scrive che: «non c’è un legame diretto tra il principe Andrea e le accuse che Nygard sta affrontando», aggiungendo poi che «non ci sono prove che sapesse dei crimini commessi da Nygard». È vero che il principe, assieme alla moglie Sarah Ferguson e le due figlie, è stato alla villa del tycoon nel 2000, ma solo per due ore, nessuno di loro si è fermato nella residenza. Il motivo della visita sarebbe dovuto al ruolo (ora cancellato ) del duca di York come ambasciatore commerciale britannico. Una giustificazione utilizzata già per spiegare l’amicizia con Jeffrey Epstein. Inoltre, il fatto di essere stato nuovamente fotografato e collegato ad un uomo accusato di gravi reati sessuali «lo metterà sotto un’ulteriore pressione», conclude la fonte di The Sun.