John Kerry impegnato nella riunione con l'opposizione siriana all'hotel Excelsior di Roma. Fonte Dipartimento di Stato americano

È durato un’ora e quindici minuti il vertice tenuto oggi 28 febbraio a Roma tra il Segretario di Stato americano John Kerry e il leader dei ribelli siriani Moaz Al-Khatib. I due non hanno rilasciato commenti all’uscita dell’hotel Excelsior, dove si è tenuto il meeting. Nel bilaterale si è parlato soprattutto del ruolo che gli Stati Uniti avranno nella transizione della Siria verso un regime democratico e l’amministrazione Obama è intenzionata a dare una svolta alla guerra civile che sta martoriando la Siria.

In un colloquio preliminare avuto con il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, Kerry aveva sottolineato la necessità di “accelerare la transizione”. Prima di incontrare il segretario di Stato Usa, Moaz Al-Khatib aveva auspicato che gli Stati Uniti concedessero “aiuti militari qualitativi”. Ma secondo quanto riporta l’Ansa, citando una fonte anonima, in realtà Kerry avrebbe intenzione di proporre solo aiuti ai civili siriani e non armamenti.

Dopo il vertice all’hotel Excelsior, Kerry e l’opposizione siriana raggiungeranno i dodici Paesi “Amici della Siria” (Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Italia, Turchia, Egitto, Giordania, Arabia Saudita, Qatar e Emirati arabi uniti) a Villa Madama per un incontro allargato. La coalizione cercherà di raggiungere un accordo per attivare aiuti militari e una soluzione politica all’impasse della Siria. Intanto ad Aleppo la violenza continua e le forze fedeli a Bashar el Assad hanno giustiziato 70 persone tra cui molti bambini, adolescenti e anziani.

Luigi Caputo