Il primo carico di S-300 è arrivato oggi in Siria dalla Russia. Sono tra i più potenti missili terra-aria a disposizione oggi. Lo ha annunciato Assad al giornale libanese al-Akhbar: serviranno a stabilizzare la regione.
L’Europa si era opposta alla consegna del sistema missilistico al governo siriano, perché rafforzerà il regime di Assad. La Russia invece ritiene che l’attuale governo siriano abbia il diritto di guidare il Paese fino alla scadenza del suo mandato.
Le autorità di Tel-Aviv sono le più contrarie: gli S-300 possono raggiungere il territorio israeliano. Il ministro della Difesa Moshe Yaalon ha definito l’azione russa una vera e propria minaccia, alla quale Israele è pronto a reagire con la forza.
Mosca ha così rotto l’embargo delle armi verso la Siria e ha assunto una posizione molto provocatoria nei confronti dell’Unione Europea. Ma Assad ha comunicato allo stesso giornale libanese che a intenzione di partecipare alla conferenza internazionale Onu, assieme a Russia e Stati Uniti, per trovare una soluzione politica al conflitto. Tuttavia non è ancora stata fissata una data precisa per le trattative.
Vincenzo Scagliarini