A Qaida uccide 50 prigionieri

Ci sarebbero anche alcuni medici tra i cinquanta prigionieri, tutti attivisti siriani, giustiziati da miliziani di al Qaeda ad Aleppo, nel nord del Paese. Secondo gli attivisti locali, contattati via contattati via Skype, il crimine è avvenuto nell’ex ospedale oftalmologico nel quartiere di Qadi Askar. I responsabili sarebbero uomini dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante, formazione qaidista presente in Siria e da giorni sotto attacco da parte degli insorti locali.

L’unione dei giornalisti di Aleppo ha condannato stamani il “vergognoso massacro”, affermando che nelle ultime settimane, le forze leali al presidente Bashar Assad avrebbero ucciso centinaia di persone nei loro bombardamenti nell’area. Ancora nessuna notizia di padre Paolo Dall’Oglio, il gesuita romano rapito sei mesi fa in Siria, che non figura tra le decine di prigionieri di al Qaida liberati dagli insorti locali  nelle ultime ore a Raqqa, capoluogo nel nord del Paese investito il 6 gennaio scorso dalla vasta offensiva dei gruppi ribelli islamici.

Alexis Paparo