Uomini del gruppo estremista Al-Shabaab sono entrati domenica 27 novembre nell’hotel Villa Rosa di Mogadiscio, mettendolo sotto assedio. Da quanto si apprende dalle prime fonti gli uomini armati, indossavano anche giubbotti esplosivi. Sarebbero almeno quattro le vittime accertate.

Le forze di sicurezza hanno salvato decine di civili e funzionari governativi, scappati dalle finestre. L’attacco è iniziato con due forti esplosioni e colpi di arma da fuoco. Tra le persone soccorse c’erano il ministro della Pesca, Abdilahi Bidhan Warsame e un senatore, Dunia Mohamed. Al Shabaab, che ha rivendicato l’attentato, ha affermato che l’hotel non era  l’obiettivo primario. I suoi combattenti volevano arrivare al palazzo presidenziale della Somalia, che si trova vicino all’edificio. Non è chiaro il numero di terroristi coinvolti. Già venerdì scorso, i militanti del gruppo terroristico avevano attaccato una base militare nel villaggio di Qayib, nella regione centrale di Galgaduud. Le forze di sicurezza della Somalia sono ancora impegnate in uno scontro con armi da fuoco con i miliziani.

“I terroristi armati sono intrappolati in una stanza dell’edificio e le forze di sicurezza stanno per porre fine all’assedio rapidamente… finora abbiamo confermato la morte di quattro persone”, ha detto il funzionario della sicurezza Mohamed Dahir.

Miliziani armati del gruppo estremista Jihidista Al-shabaab

La rivendicazione – Al-Shabaab, un gruppo estremista affiliato ad Al-Qaeda che da 15 anni cerca di rovesciare il governo centrale della Somalia, ha rivendicato la responsabilità dell’attacco.

Cos’è Al-Shaabab – È un movimento radicalizzato nel territorio somalo di matrice islamista. La sua azione, più che configurarsi come una lotta verso i kufr (coloro che non riconoscono Dio), appare ispirata da rivendicazioni “nazionaliste”. Affiliato ad al-Qaida e formatosi come una frangia armata delle Corti islamiche che nel 2004 avevano avviato nel paese un tentativo di governance autoritaria fondata sull’Islam e la Shari’a, il gruppo si è reso protagonista di diversi attentati nel corno d’Africa. Già nel gennaio 2019, i miliziani avevano attaccato un hotel di lusso a nord-ovest a Nairobi che ha ucciso 21 persone. Il 1º marzo il gruppo terroristico ha fatto strage sparando e lanciando due bombe verso un altro hotel del centro di Mogadiscio, provocando 29 morti e decine di feriti. Il 28 dicembre 2019 una autobomba guidata da un attentatore suicida ha causato 92 morti e 130 feriti. Altro attentato sempre a Mogadiscio l’8 gennaio 2020 con 4 morti e 15 feriti. L’attività del gruppo continua ad essere accostata a quella dei pirati che infestano le acque somale.