Da diversi anni portava i clienti fino a 25 metri di profondità per osservare la barriera corallina e la sua fauna. Ma nelle prime ore del 27 marzo, il sommergibile turistico Sindbad è affondato al largo della città egiziana di Hurghada, nel Mar Rosso. Il bilancio dell’incidente, secondo le fonti locali riportate dalla Bbc, è di almeno sei morti. La maggior parte delle persone a bordo, tutte di nazionalità russa, sono state salvate. Nove i feriti, di cui «quattro in condizioni critiche» che sono stati trasportati negli ospedali vicini. «Oltre all’equipaggio, a bordo c’erano 45 turisti, tra cui minorenni. Sono tutti cittadini russi, turisti della compagnia “Biblio Globus”, si legge nella dichiarazione del consolato generale di Mosca.
Il mezzo e i precedenti – Stando a quanto affermato dalla compagnia Sindbad Submarines, il loro era un sommergibile unico: uno dei soli 11 mezzi ricreativi di questo tipo al mondo. Il sito della società spiega anche che il sottomarino poteva trasportare 44 passeggeri, oltre ai due piloti. Per i clienti c’era la possibilità, inoltre, di sfruttare un ampio oblò panoramico per godere della flora e della fauna marine.
Non è la prima volta che un’imbarcazione turistica affonda al largo della costa egiziana. A novembre 2024, la nave Sea Story era naufragata nella stessa zona. Tra morti e dispersi, le vittime erano state 11, mentre erano sopravvissute 35 persone. Al tempo, le autorità egiziane avevano attribuito l’incidente a un’onda alta fino a quattro metri. Alcuni sopravvissuti intervistati dalla Bbc, però, avevano segnalato problemi di sicurezza a bordo. Lo scorso mese, gli investigatori britannici hanno rivelato che negli ultimi cinque anni ci sono stati sedici incidenti che, nella zona, hanno coinvolto imbarcazioni turistiche. In alcuni, ci sono state vittime.