Sparatoria in California, sale il bilancio delle vittime. Tre le vittime iniziali, due donne e un uomo. L’uomo, 70 anni, è rimasto ucciso, le donne sono ricoverate in ospedale. Una quarta persona è rimasta a terra sul luogo della sparatoria, ma non si sa di più. Recentemente la polizia ha confermato la morte di un uomo sospettato di essere il killer.

Poco dopo le due del pomeriggio (ora locale), i poliziotti di Azusa hanno risposto ad una chiamata per colpi di arma da fuoco sparati in una zona residenziale della città, nei pressi di due seggi ora chiusi. Le scuole sono state evacuate, nessuno è bloccato all’interno dei seggi. All’arrivo la polizia si è trovata di fronte un soggetto armato di fucile d’assalto – non è chiaro se automatico o semi-automatico – che ha esploso almeno venti colpi sulle forze dell’ordine. Nessuno dei sei poliziotti coinvolti è rimasto ferito.

Durante la prima conferenza stampa dell’Azusa Police Department, si è parlato di un assalitore donna con possibile complice uomo, entrambi a piede libero. Gli ultimi aggiornamenti dalla pagina Facebook del dipartimento offrono una versione contrastante. Dopo ore di assedio, la Swat avrebbe individuato l’assalitore, uomo e ancora pesantemente armato, morto all’interno di un’abitazione della città. Diversi punti restano ancora da chiarire. Non è chiaro se l’uomo sia morto a causa di colpi sparati dai poliziotti oppure se si sia suicidato in un secondo momento. Incerta è anche la causa della sparatoria. La polizia invita la cittadinanza a rimanere in casa e riconferma quanto dichiarato in precedenza dal capo della polizia Steve Hunt: «Non è ancora chiaro il motivo della sparatoria, ma sembra più legato all’area residenziale che ai seggi elettorali».