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Ostaggi liberati dal blitz delle forze dell’ordine al museo del Bardo

Ignoto il numero delle vittime, ignota la matrice. Questi sono gli unici dati certi dell’attentato terroristico avvenuto mercoledì 18 marzo al museo del Bardo di Tunisi. Secondo fonti ufficiali del governo tunisino i morti sarebbero 22, mentre i feriti sarebbero più di una cinquantina. La diversa nazionalità degli ostaggi non aiuta a capire chi siano le persone coinvolte. Per ora le vittime confermate sono due italiani, due francesi, due spagnoli, due colombiani, cinque giapponesi, due polacchi, un australiano. Il ministero degli esteri italiani ha reso noti i nomi degli connazionali rimasti uccisi: Francesco Caldara e Orazio Conte.

I terroristi autori della strage dovrebbero essere cinque, secondo le prime ricostruzioni. Tre di loro sono riusciti a fuggire e restano per ora senza nome. Due sono stati invece uccisi dalle forze dell’ordine nel blitz per liberare gli ostaggi. Il primo ministro tunisino, Habib Essid, ha fatto sapere che uno dei terroristi morti era noto da tempo alla polizia. Si tratta di Yassine Laabidi, proveniente dalla città di Ibn Khaldoun. L’altro terrorista ucciso e identificato dalle forze dell’ordine è Jabeur Khachnaoui, scomparso da casa da circa tre mesi. Pare che si tenesse in contatto con la famiglia tramite una scheda telefonica irachena. Questo e altri indizi – i vestiti neri, l’esultanza sui social network dei miliziani dell’Isis ad attacco avvenuto – farebbero pensare a un attentato di matrice jihadista. Ma per ora non è giunta alcuna rivendicazione da parte di cellule affiliate all’Isis.

Forse il museo non era il vero obiettivo dei terroristi. Il gruppo aveva cercato – verso mezzogiorno – di fare irruzione nel parlamento tunisino, dove si stava discutendo una proposta di legge sull’anti-terrorismo. Fermati dalle guardie di sicurezza, i terroristi si sono diretti verso il vicino museo del Bardo e hanno aperto il fuoco contro alcuni turisti scesi da un autobus. Gli uomini vestiti di nero hanno poi preso in ostaggio un centinaio di visitatori, uccidendone alcuni. Dopo due ore di angoscia, vissuta in diretta in tutto il mondo tra tv e social media, il blitz della polizia ha liberato i turisti prigionieri nel museo.

Camilla Colombo