Da bambina era sfuggita alla più grande retata di ebrei in Francia, il rastrellamento del Velodromo d’Inverno del 1942. All’età di 85 anni Mireille Knoll, superstite dell’Olocausto, è stata ritrovata morta nel suo appartamento di avenue Philippe Auguste, nell’XI arrondissement di Parigi e, per la Procura, sarebbe stata uccisa perché ebrea. «Assassinio in ragione dell’appartenenza della vittima a una religione e su persona vulnerabile», riportano fonti giudiziarie. Due uomini musulmani, posti in detenzione provvisoria nei giorni successivi al delitto, sono stati incriminati per omicidio volontario.

Il delitto – I due fermati sarebbero un 22enne senzatetto pregiudicato e un 29enne vicino di casa della signora Knoll, appena uscito dal carcere. Sarebbe stato quest’ultimo ad architettare il delitto. Verso le 19 di venerdì 23 marzo i due si sarebbero introdotti nell’abitazione della donna e l’avrebbero aggredita, colpendola con 12 coltellate. Dopo averla uccisa, avrebbero cercato di cancellare le prove dando fuoco all’appartamento. Le forze dell’ordine sono arrivate sul posto proprio perché attirate dalle fiamme. Domato l’incendio, sono entrate nell’abitazione e hanno trovato la signora Knoll senza vita e semi carbonizzata.

Vicini di casa – Secondo la testimonianza del figlio della vittima, Daniel Knoll, la donna e il presunto assassino si conoscevano da tempo, da quando l’uomo era un bambino di 7 anni. «Mia madre lo considerava come un figlio», ha detto Knoll alla polizia. Il rapporto tra i due si sarebbe però guastato quando la badante della signora ha accusato il vicino di aver molestato la figlia. Un episodio che non sarebbe andato giù al giovane musulmano che, una volta uscito dal carcere, avrebbe minacciato di vendicarsi delle due donne dando fuoco al palazzo. Per questo motivo Knoll aveva presentato un esposto contro di lui alla polizia.

La pista terrorismo – Toccherà agli inquirenti stabilire cosa avrebbe spinto l’uomo a uccidere l’anziana signora. Oltre al movente antisemita, non è esclusa la pista del terrorismo: l’omicidio è avvenuto poche ore dopo gli attentati di Trébes e Carcassone, dove il terrorista Redouane Lakdim ha ucciso cinque persone in nome dello Stato Islamico. «Non è impossibile che i fatti di Carcassonne e di Parigi siano collegati», ha sottolineato Samy Ghozlan, direttore dell’Ufficio nazionale di vigilanza contro l’antisemitismo. «I due assassini potrebbero avere agito perché influenzati da quel che era successo nel supermercato nel Sud della Francia».

Clima d’odio – L’assassinio della signora Knoll ha sconvolto la comunità ebraica francese, preoccupata dall’escalation di odio antisemita registrata negli ultimi tempi. Solo un anno prima, nell’aprile del 2017, era stata uccisa un’altra donna ebrea, Sarah Halimi. La signora, 65 anni, era stata spinta giù dalla finestra da un vicino di casa, ma solo dopo un anno di indagini la Procura ha registrato il movente dell’omicidio come religioso. «Esprimo la mia emozione davanti allo spaventoso crimine commesso contro la signora Knoll», ha twittato il presidente francese Emmanuel Macron. «Ribadisco la mia determinazione assoluta a lottare contro l’antisemitismo». Per mercoledì 28 marzo la comunità ebraica ha indetto una marcia bianca a Parigi in ricordo di Mireille Knoll.