L’ultima? Il traffico in Ticino è colpa dei frontalieri, quindi è fondamentale “ridurre i parcheggi per loro riservati”. La Lega dei Ticinesi non si ferma, nemmeno dopo il referendum del 9 febbraio con cui gli svizzeri hanno deciso di chiudere le frontiere agli stranieri, limitarne la circolazione e mettere un freno anche ai lavoratori frontalieri.
“La Svizzera – si legge sul portale dell’iniziativa contro l’immigrazione di massa – deve poter riprendere a gestire l’immigrazione e deve rinegoziare gli accordi internazionali che ostacolano questa facoltà”. Secondo l’ufficio statistico svizzero sono 65.658 gli italiani che hanno lavorato oltre confine nel terzo trimestre 2013, in aumento del 4,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). Ma i frontalieri non sono l’unica forza lavoro presente sul territorio della Confederazione. Molte delle più grandi e famose società svizzere sono amministrate se non addirittura fondate proprio da “frontalieri”, da italiani ratti – almeno stando a una campagna denigratoria – che non fanno altro che rosicchiare formaggio elvetico.
Un esempio? Gian Riccardo Marini, amministratore delegato mondiale di Rolex, il gruppo svizzero di orologi. Svizzero d’azione, dato che il fondatore Hans Wilsdorf era bavarese e quando decise di fondare Rolex nel 1905, scelse Londra come sede. Marini, classe 1947, milanese entra a 25 aeranni nell’azienda di famiglia che si occupa della distribuzione di orologi Rolex in Italia e che avrebbe dato vita poi a Rolex Italia. Nel 1980 ne diventa Direttore Commerciale e nel 2000 Amministratore Delegato.
Grazie a lui il mercato italiano è diventato, per la società, uno dei più importanti con una crescita del 13% nella prima metà dell’anno. Un dato senza dubbio positivo che ha portato Marini a diventare nel maggio 2011 Ceo mondiale della Rolex commentando così la sua nomina: «La cosa che più mi fa onore è il riconoscimento dell’ascendenza delle capacità, dell’autorevolezza che l’Italia ha conquistato in questo settore».
Altra eccellenza tutta italiana poi adottata dagli svizzeri è Merck Serono. Nata nel 1906 a Roma come Istituto Farmacologico Serono, è un’azienda attiva nel campo delle biotecnologie farmaceutiche, in particolare per i trattamenti dell’infertilità, la neurologia, l’endocrinologia metabolica e la dermatologia. Nel 1952, alla morte del fondatore, la gestione della società passa alla famiglia Bertarelli, a Pietro e a Fabio, futuro padre di Ernesto. Il trasferimento in Svizzera, a Ginevra, avverrà nel 1977 sia per le crescenti tensioni sociali in Italia, sia perché in Svizzera si stanno gettando le prime basi per lo sviluppo della ricerca sulle biotecnologie. Nel 1987 la Serono viene quotata alla borsa svizzera. Ernesto Bertarelli diventa amministratore delegato nel 1996 e vent’anni dopo, il 21 settembre 2006 vende la società al Merck KGaA (un’azienda chimica e farmaceutica con sede legale in Germania) per 10,6 miliardi di euro. La nuova società ha nome Merck Serono Biopharmaceuticals e mantiene la sede principale di Ginevra, oltre a quelle di Boston e di Darmstadt.
Vanta fondatori e amministratori delegati italiani anche la Logitech, fondata il 2 ottobre 1981 da Daniel Borel, svizzero, Pierluigi Zappacosta e Giacomo Marini, italiani. La società iniziò la propria attività con la produzione di mouse a Le Lieu, paese svizzero, per poi spostare la produzione negli USA, a Taiwan, in Iraldna e alla fine in Cina. Oggi la società è guidata dal presidente Guerrino De Luca, nato a Lanciano nel 1952. Durante il periodo in cui ha ricoperto il ruolo di Amministratore delegato di Logitech, dal 1998 al 2008, l’azienda ha registrato livelli di vendite e profitti senza precedenti per nove anni consecutivi, con una crescita dei profitti annui da 400 milioni di dollari a più di 2,1 miliardi di dollari, mentre il reddito operativo è passato da 16 milioni di dollari a oltre 230 milioni. Dal 2008, De Luca è stato soltanto Presidente del Consiglio di amministrazione, con l’eccezione dei mesi tra luglio 2011 e dicembre 2012, quando ha ripreso la direzione dell’azienda prima di cedere il timone a Bracken P. Darrell nel gennaio del 2013.