Due bombe, in un centro commerciale nella provincia meridionale di Pattani, nell’estremo sud-est della Thailandia, hanno provocato decine di feriti. A riportarlo è la versione online del quotidiano britannico Metro.
Secondo le ricostruzioni, la prima esplosione sarebbe avvenuta all’interno della struttura, che ha preso fuoco, mentre la seconda si sarebbe verificata all’esterno. Secondo quanto riportato dal quotidiano inglese, per la polizia locale la seconda detonazione sarebbe stata provocata da un’autobomba nel parcheggio.

 

I primi soccorsi – Le prime immagini dei media locali mostrano una colonna di fumo nero alzarsi dal centro commerciale Big-C. Secondo quanto riportato dal quotidiano inglese, le squadre di soccorso starebbero ancora lavorando per mettere in salvo i feriti e spegnere l’incendio. Secondo quanto riferito dal quotidiano Bankok Post, nel corso delle ore, il numero dei feriti, a causa del doppio attentato esplosivo, sarebbe salito a 56. Il giornale avrebbe citato fonti ospedaliere che lamenterebbero il bisogno urgente di trasfusioni di sangue.

Una provincia sotto attacco – Dal 2004 la provincia thailandese lotta con fazioni secessioniste violente. Secondo il gruppo di monitoraggio indipendente Deep South Watch, negli ultimi anni questi gruppi avrebbero causato la morte di più di 6.500 persone nelle province di Yala, Pattani e Narathiwat. La zona non è una destinazione turistica e le ambasciate straniere sconsigliano di visitarle a causa dell’alto numero di sparatorie e piccoli attentati. Il metodo dell’autobomba è stato usato decine di volte dagli insorti nella zona. Nell’ultimo mese erano iniziati i negoziati di pace tra il governo militare di Bangkok e alcuni gruppi ribelli del sud. Che però non aveva portato ad alcuna decisione di rilievo.