Denis Cavatassi, l’italiano condannato alla pena di morte in Thailandia, potrà tornare presto in Italia. A dare la notizia, nella mattina del 17 dicembre, è la Farnesina. La Corte Suprema thailandese ha assolto l’agronomo di Tortoreto (Teramo) accusato dell’omicidio dell’ex-socio Luciano Butti, ribaltando i primi due gradi di giudizio. Soddisfazione per l’operato dell’ambasciata italiana a Bangkok da parte del ministro degli Affari Esteri, Enzo Moavero Milanesi.

L’accusa e la condanna – Nel 2009 Denis Cavatassi, 50 anni, era arrivato con l’amico e socio d’affari, Luciano Butti, in Thailandia, dove nell’isola di Phuket avevano aperto un’attività di ristorazione. Butti era stato assassinato con tre colpi di arma da fuoco il 15 marzo 2011 e Cavatassi era stato arrestato con altri tre thailandesi. Per l’italiano di Teramo l’accusa era quella di essere il mandante dell’omicidio per questioni di riscossione dii debiti. Nel 2016 il primo grado di giudizio aveva emesso la condanna alla pena di morte, confermata dalla sentenza di appello del febbraio 2018.

La sentenza della Corte Suprema – Denis Cavatassi si è sempre dichiarato innocente e la sua rappresentante legale, Alessandra Ballerini, aveva denunciato a più riprese la violazione dei più elementari principi giuridici e le condizioni disumane in cui era detenuto il teramano. L’ambasciata italiana a Bangkok ha fornito da subito assistenza al connazionale nel dialogo con le autorità thailandesi. Dopo la sentenza di appello, che aveva confermato la pena di morte per Cavatassi, sono state fatte pressioni diplomatiche perché il caso venisse riesaminato dai giudici della Corte Suprema, che il 17 dicembre hanno ribaltato la sentenza, assolvendo da tutte le accuse l’italiano e liberandolo dallo stato di arresto a cui era sottoposto da sette anni.

Le dichiarazioni – «Sono finalmente libero». Queste le prime parole di Cavatassi, inviate tramite messaggio vocale su Whatsapp alla sorella Romina alle ore 5.30 (fuso orario italiano). La Farnesina ha confermato il rilascio dell’italiano in una nota della mattina del 17 dicembre, attraverso le parole del ministro agli Affari Esteri, Enzo Moavero Milanesi: «La buona notizia dell’importante sentenza della Corte Suprema della Thailandia consentirà a Denis Cavatassi, prosciolto questa mattina, di rientrare presto a casa in Italia e riabbracciare i suoi familiari». Il ministro ha anche espresso la sua soddisfazione per l’operato dell’ambasciata italiana nella capitale thailandese e il lavoro complessivo del Ministero: «Gli italiani in difficoltà all’estero devono sapere che possono sempre contare sull’assistenza e l’aiuto efficace della Farnesina. Nessuno viene lasciato solo».