Petroliere, lobbista e amico di Putin. Sarà questo il nuovo volto degli Stati Uniti d’America nel mondo. Donald Trump ha scelto Rex Tillerson, numero uno del gigante petrolifero Exxon Mobil, come Segretario di Stato, responsabile del ministero degli esteri. La nomina, che verrà ufficializzata nel pomeriggio di martedì 13 dicembre (ora italiana), mette fine a una girandola di nomi durata diverse settimane. Ne esce sconfitto soprattutto Mitt Romney, esponente di spicco del Partito Repubblicano e dato per favorito sin dal giorno della vittoria di Trump.

Rex W. Tillerson, 64 anni, è originario del Texas e nel 1975 ha iniziato a lavorare alla Exxon Mobil, la più grande compagnia energetica degli Stati Uniti, che soltanto nell’ultimo anno ha registrato un fatturato di oltre 265 miliardi di dollari.photolenta_big_photo A partire dal 2006 ne ricopre la carica di presidente e amministratore delegato. E’ nota la sua personale vicinanza al presidente russo Vladimir Putin, il quale lo ha insignito nel 2013 dell’Ordine dell’Amicizia, una delle massime onorificenze. Ma i suoi legami con la Russia non finiscono qui: Exxon Mobil ha una joint venture con Rosneft, compagnia petrolifera di proprietà del Cremlino, mantenuta anche durante la crisi ucraina. Nel 2014 fece scalpore, a tal proposito, l’intervento di Tillerson a Mosca a un summit sull’energia al fianco di Igor Sechin, Ceo di Rosnef, nonostante le proteste dell’amministrazione Obama.

La scelta di Tillerson come Segretario di Stato è in linea con le ultime nomine volute da Trump per la sua amministrazione: una squadra di miliardari e lobbisti che fa a pugni con una una campagna elettorale giocata sull’opposizione al “sistema”, a Wall Street e a quei politici che «parlano e non agiscono». Ultima in ordine di tempo la nomina di Rick Perry, ex governatore del Texas e convinto anti-ambientalista, come segretario dell’energia. La strada per la formazione della nuova squadra di governo, però, non è tutta in discesa. L’ex candidato repubblicano alla Casa Bianca John McCain ha già espresso a Fox News tutta la sua preoccupazione per il legame di Rex Tillerson con il «delinquente, bullo e assassino» Putin. La sua nomina, che desta preoccupazione anche fra gli alleati stranieri, dovrà superare le resistenze di repubblicani e democratici per essere approvata dal Senato.

Il grande escluso dai giochi di palazzo è Mitt Romney, ex governatore del Massachusetts e candidato alla presidenza contro Obama nel 2012. Il suo nome, sceso nelle quotazioni nell’ultima settimana ma preferito dai repubblicani, avrebbe garantito un legame tra l’amministrazione Trump e il partito. E’ lo stesso Romney, attraverso un post su Facebook, a confermare l’esito negativo della sua nomina.