Ore di decreti e sanzioni negli Stati Uniti. Il presidente Donald Trump ha imposto un divieto di ingresso da dodici Paesi, introdotto nuove sanzioni contro gli studenti stranieri di Harvard e ordinato al dipartimento di Giustizia di aprire un’indagine sul presunto «insabbiamento dello stato di salute di Joe Biden». Intanto fonti della Casa Bianca hanno riferito alla Cnn che la tanto attesa telefonata tra Donald Trump e Xi Jinping potrebbe avvenire già nelle prossime ore.
Divieto d’ingresso – Afghanistan, Myanmar, Ciad, Repubblica del Congo, Guinea Equatoriale, Eritrea, Haiti, Iran, Libia, Somalia, Sudan e Yemen. Sono questi i Paesi ai cui abitanti verranno vietati gli ingressi negli Usa, secondo quanto riferito dalla Casa Bianca in una nota. L’ordine entrerà in vigore il 9 giugno e prevederà anche la limitazione parziale per cittadini di altri 7 Paesi: Burundi, Cuba, Laos, Sierra Leone, Togo, Turkmenistan e Venezuela. Le restrizioni, si sottolinea nella nota della Casa Bianca, si applicano sia ai migranti, sia ai non migranti. Trump ha spiegato di aver deciso di introdurre il divieto dopo l’attentato del primo giugno a Boulder, in Colorado. Per la vicenda è stati arrestato un cittadino egiziano. L’Egitto tuttavia non rientra tra i Paesi colipiti dal provvedimento
Harvard – «Ho deciso che è necessario limitare l’ingresso di cittadini stranieri che cercano di entrare negli Stati Uniti esclusivamente o principalmente per partecipare a un corso di studi presso Harvard o a un programma di scambio ospitato dall’università». In una nota presidenziale viene così introdotta la nuova misura contro l’istituzione accademica di Cambridge, Masachussets. Il presidente ha quindi dato a Marco Rubio, segretario di Stato, il potere di revocare i visti. La decisione è stata giustificata spiegando che l’università rifiuta di condividere informazioni «su risapute attività illegali» commesse da studenti internazionali.
L’indagine – Secondo i repubblicani ci sarebbe stato un insabbiamento dell’effettivo stato di salute cognitiva dell’ex presidente Biden. «Questa cospirazione segna uno degli scandali più pericolosi e preoccupanti della storia americana», si legge in una nota della Casa Bianca, in cui viene ordinato al dipartimento di Giustizia di aprire un’indagine. Biden ha definito l’ordine un tentativo di distrazione «per far passare una legislazione disastrosa». «Siamo chiari: ho preso le decisioni durante la mia presidenza. Ho preso le decisioni sugli indulti, sugli ordini esecutivi, sulla legislazione e sui proclami. Qualsiasi insinuazione che non l’abbia fatto è ridicola e falsa», ha affermato in una comunicazione all’Afp.