«Ho fatto un lavoro fantastico alla Casa Bianca, per questo devo tornarci». Ne è convinto l’ex inquilino Donald J. Trump che, a un dibattito con gli elettori repubblicani in Vermont trasmesso dall’emittente televisiva Cnn, ha attaccato a testa bassa tutto e tutti. Il Tycoon se l’è presa con il prtesidfente Joe Biden per la gestione della guerra in Ucraina e per la situazione economica, tornando anche a rivendicare la vittoria alle elezioni del 2020. Un fiume in piena, che non ha risparmiato neppure il governatore repubblicano della Florida Ron DeSantis a cui ha affibbiato il nomignolo di De Sanctimonious. Nemmeno la recentissima incriminazione per aggressione sessuale e diffamazione ha in qualche modo frenato la veemenza di Trump, che all’episodio ha dededicato poco più di un cenno.
Casa Bianca – Molte le critiche mosse dall’ex presidente all’attuale amministrazione. Sulla guerra in Ucraina Trump è certo: «Se io fossi presidente risolverei la guerra in un giorno» cogliendo l’occasione anche per accusare l’Ue: «Pensano che siamo stupidi, gli Usa hanno investito 171 miliardi di dollari, l’Europa ha un sacco di soldi, voglio che ne mettano di più». Davanti alla platea di elettori repubblicani che interrompevano l’ex presidente con scroscianti applausi, Trump ha esposto il suo piano per ridurre i costi dell’energia: «Trivella baby, trivella» rimproverando Joe Biden per le scelte ecologiche.
Trump ha anche invitato i parlamentari repubblicani a tener duro e non approvare l’accordo sull’innalzamento del deficit. Questo porterebbe gli USA in default e farebbe sì che in estate non si potrebbero pagare i creditori. La questione è particolarmente delicata, tanto che la segretaria al tesoro Janet Yellen è dovuta intervenire sulla vicenda dal Giappone, dove si trova per un incontro tra i ministri delle Finanze del G7: «Come abbiamo già sperimentato nel 2011, anche la semplice minaccia di default può condurre a un declassamento del nostro rating finanziario e a un indebolimento della fiducia dei consumatori. Un default sui pagamenti produrrebbe una catastrofe economica e finanziaria».
Le elezioni – È già iniziata la lunga campagna elettorale che porterà alle elezioni del presidente americano del novembre 2024. Donald Trump, al momento, è il principale candidato dei repubblicani a essere sceso in campo. Il suo rivale più accreditato, Ron DeSantis, nonostante non abbia ancora annunciato la propria candidatura, viene già attaccato da Trump: «Nei sondaggi sono davanti al bigotto DeSantis di molti punti». Interrogato dalla giornalista Kaitlan Collins sulla possibilità di accettare la sconfitta nel 2024 il Tycoon ha risposto: «Sono pronto a riconoscere il risultato delle prossime elezioni, se saranno corrette». L’ex inquilino della Casa Bianca è poi tornato a parlare del voto presidenziale del 2020 accusando il suo vicepresidente: «Mi piace Mike Pence, è una persona squisita. Ma ha commesso un errore: avrebbe dovuto ricontare i voti». Per Trump la sconfitta è stata causata dai brogli dei democratici, mai dimostrati, e gli estremisti che il 6 gennaio 2021 hanno assaltato Capitol Hill sono: «persone fantastiche a cui concederei la grazia».
Caso media – Ha sorpreso negli Stati Uniti la decisione della Cnn di trasmettere in diretta il dibattito. La rete, un tempo progressista e etichettata dallo stesso Trump come un media ostile, ha cambiato la propria policy offrendo dell’ex presidente un nuovo volto, più morbido e accondiscendente. La scelta di fare intervistare il Tycoon da Kaitlan Collins, corrispondente dalla Casa Bianca e nota conservatrice, è interpretata sui social americani come un segnale dell’impegno della Cnn per recuperare spettatori strizzando l’occhio alla platea repubblicana. Collins è apparsa troppo morbida nei confronti di Trump senza mai incalzarlo su argomenti scomodi e senza mettere in dubbio le parole dell’ex presidente. Al contrario il New York Times ha verificato tutte le dichiarazioni di Trump facendo un lungo elenco di falsità e affermazioni inesatte.