Donald e Melania Trump all’arrivo a Londra (Ansa)

La visita di Trump non poteva arrivare in un momento più delicato per il Regno Unito. La prima volta da presidente per the Donald a Londra arriva pochi giorni dopo l’annuncio delle dimissioni di Theresa May, con i negoziati per l’uscita dall’Ue ancora impantanati e con alcune dichiarazioni al veleno del presidente Usa sul sindaco della capitale Sadiq Khan e su Meghan Markle, la moglie americana del principe William. Con oggi, Trump sarà il terzo presidente degli Stati Uniti, dopo George W. Bush e Barack Obama, a essere ospite a pranzo dalla regina Elisabetta. La visita ufficiale, in occasione del 75esimo anniversario del D-Day, durerà 3 giorni.

L’arrivo – L’Air Force One è atterrato intorno alle 10 di questa mattina all’aeroporto londinese di Stanstead. Un clima già teso prima ancora che il carrello toccasse terra: poco prima di atterrare Trump ha definito, con un tweet, il sindaco di Londra Sadiq Kahn uno sfigato senza scrupoli, ha poi rincarato la dose paragonandolo al sindaco di New York Bill de Blasio da lui definito «very dumb», molto ottuso. Il primo cittadino di origini pakistane, in un intervento sull’Observer (il domenicale del progressista Guardian), aveva paragonato il linguaggio usato da Donald Trump con i suoi sostenitori a quello «dei fascisti del ventesimo secolo». In questo viaggio il presidente è accompagnato dalla first lady Melania. La coppia è stata subito portata, su un elicottero americano, a Winfield House, la residenza dell’ambasciatore statunitense in Gran Bretagna.

Le dichiarazioni precedenti – Scintille anche sul fronte royal family. È di venerdì scorso (31 maggio) l’uscita del presidente Usa che ha definito la duchessa di Sussex, Meghan Markle, «cattiva». Trump ha negato tutto addossando la responsabilità ai fake media, ma il tabloid britannico autore dell’intervista, il Sun, ha pubblicato la registrazione audio dello scambio con il giornalista. Nell’intervista è stato chiesto al presidente cosa pensasse della principessa che, durante la campagna elettorale 2016, lo aveva definito «misogino» e «divisivo». Lui ha risposto: «Non lo sapevo. Cosa posso dire? Non sapevo che fosse cattiva». Donald Trump ha detto la sua anche sulla Brexit ed è questo il punto più delicato in vista del pranzo di oggi a Buckingham Palace. Sembra che nemmeno nella formalità dell’etichetta il tycoon rinuncerà a dire esattamente quello che pensa. Alla vigilia della sua visita oltre Atlantico ha consigliato ai britannici di inviare Nigel Farage, il leader del Brexit Party, a trattare con Bruxelles ma di tenersi comunque pronti all’ipotesi “no deal”. Il presidente degli Stati Uniti sostiene inoltre che il prossimo primo ministro britannico dovrebbe rifiutarsi di pagare i 39 miliardi di sterline previsti per il divorzio e semplicemente «andarsene» se Bruxelles non dovesse accettare le richieste di Londra. Quanto al prossimo primo ministro del Regno Unito già ieri, in un’intervista al Sun, si era spinto fino a dare il suo endorsement al conservatore Boris Johnson.

Il pranzo – Tutto pronto per lo storico pranzo a Buckingham Palace. Come riporta il Daily Mail gli invitati avranno a disposizione sei calici ciascuno e loro piatti saranno a 18 centimetri esatti l’uno dall’altro. Condivideranno lo stesso tavolo Donald Trump, il principe Carlo, il primo ministro May e ovviamente sua maestà la regina Elisabetta II. Il presidente statunitense sarà accolto nei giardini della residenza reale per poi essere accompagnato al banchetto da “cravatta bianca”, cioè in frac, nell’enorme ballroom. Nella capitale intanto, sono attese proteste, molte delle quali contro le posizioni di Trump sui cambiamenti climatici. È già stato issato il “Baby Trump” blimp cioè il pupazzo gonfiabile che rappresenta il presidente americano con le fattezze di un bambino capriccioso

Uno striscione di protesta di Amnesty International a Londra (foto Ansa)