Manifestazione pro accordo Ue in Ucraina

Manifestazione pro accordo Ue in Ucraina

Dopo giorni di blocco dell’attività parlamentare, mercoledì 11 dicembre si riunirà regolarmente il consiglio dei ministri ucraino. Non si placa però la protesta dell’opposizione politica alla decisione del governo del presidente Viktor Ianukovich di non assocciarsi alla Ue. Il presidente aveva aperto alla ricerca di un compromesso con l’opposizione e organizzato per il 10 dicembre un incontro a Palazzo Ucraina, a Kiev, con i suoi tre predecessori Leonid Kravchuk, Leonid Kuchma e Viktor Iushenko e con i rappresentanti dell’opposizione.

L’obiettivo è cercare una possibile soluzione alla crisi che va avanti dal 24 novembre scorso. Da allora, migliaia di cittadini pro Europa sono scesi in piazza costruendo presidi davanti i palazzi del potere. Lunedì 9 dicembre, la polizia ha smantellato, con il terzo intervento nelle ultime 24 ore, l’accampamento dei manifestanti in via Grushevski, davanti all’ingresso principale del palazzo del governo.

Le reazioni diplomatiche alla decisioni del governo ucraino non sono mancate. L’ex presidente georgiano Mikhail Saakashvili, che in questi giorni si trova a Kiev, ha definito “un suicidio” la rinuncia a un accordo di associazione e libero scambio con l’Ue. Parole di appoggio ai manifestanti sono arrivate da Josè Manuel Barroso, presidente della Commissione europea durante l’incontro a Milano, il 9 dicembre, con il presidente del Consiglio, Enrico Letta: “In Ucraina stanno combattendo per il loro futuro e non solo perché l’Europa è la terra delle opportunità. L’Ue deve sostenere l’Ucraina perché – ha concluso Barroso – ci sta dando un grande esempio. Al presidente Yanukovich ho detto di evitare la strada di colpire i manifestanti”.

Andrea Zitelli