Crisi Ucraina, le trattative non si fermano. «C’è tutta la disponibilità russa a trovare una soluzione diplomatica alla crisi», ha detto il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio al termine dell’incontro con l’omologo russo, Sergej Lavrov.  Ma, nonostante gli attori in gioco continuino a dichiarare di voler trovare al più presto una soluzione pacifica, le tensioni non accennano a smorzarsi. Gli Stati Uniti accusano il Cremlino di aver schierato altri 7000 militari al confine con l’Ucraina. La smentita americana a proposito del ritiro di truppe annunciato il 15 febbraio dal presidente russo Vladimir Putin è arrivata anche dal segretario generale della NATO Jens Stoltenberg e dalla presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen che ha dichiarato: «Sentiamo affermazioni della Russia sul ritiro delle truppe, ma non abbiamo visto alcun segno fino ad ora di de-escalation sul terreno. Al contrario vediamo che il consolidamento continua. Quindi ora abbiamo bisogno di fatti per credere alle parole che abbiamo sentito. Non abbasseremo la guardia e resteremo vigili e uniti».

La risposta del Cremlino – Sul tema del ritiro delle truppe è tornato anche Lavrov, dopo l’incontro con Di Maio, negando l’escalation: «L’intera situazione non si sta sviluppando qui, nel territorio russo, si sta sviluppando nelle menti e nei mezzi di comunicazioni dell’Occidente, soprattutto Stati Uniti e Gran Bretagna». Inoltre, il portavoce del Cremlino Dimitri Peskov, citato dall’agenzia di stampa russa Tass, ha fatto sapere che le affermazioni su un rinforzo di truppe russe al confine con l’Ucraina sono «accuse senza fondamento, come sempre», aggiungendo che il ritiro promesso dal presidente Putin richiederà del tempo.

La reazione delle Borse – Le tensioni in Ucraina da settimane influenzano l’andamento dei mercati. Alle 10.30 del 15 febbraio, erano in rosso le principali Borse europee, a eccezione di Parigi (+ 0,1%). La peggiore è Londra, meno 0,6%, seguita da Madrid e Milano, meno 0,5%, Francoforte al – 0,1%. Lo spread Btp-Bund è rimasto sostanzialmente stabile a 162,5 punti, mentre torna a salire il prezzo del gas. I future sul gas naturale sono in rialzo ad Amsterdam (+7,1%) a 74,5 euro al MWh, così come a Londra (+7,3%) a 179,1 penny per Mmbtu.

Sul terreno – Secondo quanto riportato dal britannico Guardian, fonti militari ucraine hanno diffuso immagini di un presunto attacco delle forze separatiste appoggiate dalla Russia in Ucraina orientale. I miliziani avrebbero aperto il fuoco contro un villaggio nella regione di Lugansk, colpendo un asilo. Poche ore prima però gli stessi separatisti avevano accusato il governo di Kiev di aver attaccato l’est del Paese con colpi di mortaio.