La visita a Mosca dell’arcivescovo Zuppi coincide con un aumento delle vittime civili in Ucraina. Nelle regioni del sud e dell’est del Paese cinque persone sono state uccise in un raid di missili russi, mentre sale a dodici il bilancio di civili morti a Kramatorsk. In quel ristorante preso di mira dalle forze armate del Cremlino, sono state uccise una 17enne, due gemelle di 14 anni e sono state ferite oltre sessanta persone, tra cui una neonata di 8 mesi. Nelle stesse ore in cui accade tutto questo, da una parte Zuppi cerca di portare avanti le trattative diplomatiche tra Santa Fede e Mosca, dall’altra Joe Biden torna a parlare della Russia (con un piccolo lapsus sulla guerra in Iraq).
La visita di Zuppi – Il cardinale si trova nella capitale russa da un paio di giorni. È stato accolto cordialmente dal Cremlino. Il portavoce di Vladimir Putin, Dmitrij Peskov, nella conferenza stampa quotidiana, ha dichiarato che la Russia apprezza gli sforzi del Vaticano per portare la pace, ma «non ci sono le condizioni per risolvere la situazione in Ucraina attraverso mezzi politici e diplomatici, e quindi la Russia continuerà la sua “operazione militare speciale”». L’obiettivo della Santa Sede, al momento, non è la mediazione per la pace, considerata ancora troppo lontana, ma è quello di tentare di ottenere delle vittorie sul versante umanitario. In particolare, per i bambini ucraini deportati in Russia durante la prima fase dell’invasione.
Gli incontri – Il primo incontro con il consigliere della politica estera di Vladimir Putin, Yuri Ushakov, è stato proprio su questo argomento, su quei 19.489 minori ucraini deportati in Russia per cui la Corte penale internazionale ha condannato nel marzo scorso Putin e Maria Lvova Belova, una delle collaboratrici più fidate del capo del Cremlino. Tra Zuppi e Ushakov sembrerebbe che i colloqui siano stati cordiali, come riferisce l’arcivescovo di Mosca Paolo Pezzi: «Si è svolto in un’atmosfera positiva. L’argomento principale sono stati i problemi umanitari legati ai rifugiati, compresi i minori». Nel pomeriggio, il presidente della Cei incontrerà Kirill, il patriarca ortodosso di Mosca. Avrebbe dovuto incontrarlo anche Papa Francesco lo scorso anno, ma il Vaticano aveva disdetto perché Kirill esaltava la guerra. In serata è programmata una messa durante la quale Zuppi si unirà alla comunità cattolica e celebrerà con i vescovi e i sacerdoti ortodossi.
La gaffe di Biden – Anche se lontano dal Cremlino, il Presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden parla dell’invasione dell’Ucraina e di Putin, ma sbaglia le parole. Alla domanda di un giornalista sull’indebolimento del leader russo dopo le recenti vicende della Wagner, Biden risponde: «È difficile dirlo ma sta chiaramente perdendo la guerra in Iraq», confondendo l’Ucraina con il paese islamico. Non è la prima volta che succede. Nel 2022 durante un discorso in Florida, il presidente aveva affermato: «L’inflazione mondiale? Colpa della guerra in Iraq».
La controffensiva – La viceministra Anna Malyar scrive su Telegram che le forze ucraine «stanno facendo progressi» nel sud e nell’est del Paese. Sono avanzate di 1,3 km in direzione di Berdyansk (Zaporizhzhia), 1,2 km in direzione di Klishchiivka (Donetsk) e 1,5 km in direzione di Kurdyumivka (Donetsk). Nonostante le difficoltà e il sacrificio di civili, l’Ucraina continua a difendersi.