Anche il Regno Unito ha rischiato di rimanere vittima della Guerra ucraina. La rivelazione arriva dall’ex primo ministro Boris Johnson. Alla BBC, il leader ha raccontato che Vladimir Putin avrebbe minacciato di sferrare un attacco sul suolo inglese. Una notizia che arriva a poche ore dalla polemica che ha investito il Comitato Olimpico Internazionale, orientato a riammettere nelle competizioni sportive gli atleti russi in vista di Parigi 2024.
Sul campo – Nella notte l’Ucraina è stata nuovamente sottoposta al fuoco intenso dell’artiglieria russa. Le sirene sono suonate in nove regioni, i sistemi contraerei sono entrati in funzione e hanno limitato i danni e il numero delle vittime. Colpite comunque le città di Kherson e Kharkiv dove un missile ha distrutto una palazzina, in un quartiere residenziale, causando almeno un morto e tre feriti. Nel report quotidiano sull’andamento della guerra dello Stato Maggiore delle forze armate Ucraine, è stato confermato che l’esercito di Kiev ha respinto gli attacchi di Mosca vicino a 10 villaggi lungo la linea di contatto nelle regioni di Lugansk e Donetsk.
Guerra e sport – Il nuovo terreno di scontro tra Russia e Ucraina riguarda la partecipazione di Mosca alle Olimpiadi di Parigi del 2024. Thomas Bach, Presidente del Comitato olimpico (CIO), starebbe provando a garantire la presenza degli atleti russi e bielorussi ai prossimi giochi. In particolare Bach, in un’intervista alla televisione tedesca Zdf ha dichiarato: «Escluderli a causa del passaporto o del luogo di nascita è una violazione dei diritti umani. Stiamo parlando di singoli atleti che gareggiano in forma neutrale, le sanzioni nei confronti di questi Paesi restano». Parole che hanno causato l’immediata risposta del presidente ucraino Zelensky, che ha scritto al suo omologo francese Emmanuel Macron, padrone di casa delle prossime Olimpiadi: «Mentre ci prepariamo per le Olimpiadi di Parigi, dobbiamo essere sicuri che la Russia non sarà in grado di usarle, così come qualsiasi altro evento sportivo internazionale, per promuovere l’aggressione o il proprio sciovinismo di stato». Aggiungendo che l’Ucraina sarebbe pronta a boicottare le Olimpiadi se vi parteciperanno atleti russi, anche nel caso in cui dovessero gareggiare sotto la bandiera del Comitato olimpico (come avvenuto anche a Tokyo 2020 a seguito dello scandalo sul doping di stato). Questione rimarcata con più forza dal consigliere presidenziale Mikhaylo Podolyak che su Twitter definisce il CIO «promotore della guerra». Intanto Lettonia ed Estonia hanno immediatamente sostenuto la posizione ucraina. Proprio la premier estone Kaja Kallas ha dichiarato: «Per la Russia, lo sport è uno strumento di propaganda e ignorarlo significa appoggiare l’aggressione».
#IOC is a promoter of war, murder & destruction. The IOC watches with pleasure RF destroying ?? & then offers ?? a platform to promote genocide & encourages their further killings.
Obviously ru-money that buys Olympic hypocrisy doesn’t have a smell of ?? blood. Right, Mr. #Bach?— ??????? ??????? (@Podolyak_M) January 30, 2023
Retroscena– Secondo quanto raccolto dall’emittente britannica BBC, nel corso di una telefonata avvenuta poco prima dell’inizio dell’operazione speciale russa, Putin avrebbe minacciato di «colpire con un missile» l’ex primo ministro Boris Johnson. In particolare, l’ex inquilino di Downing Street racconta che il presidente russo avrebbe anche detto che «sarebbe bastato un minuto». Subito arrivata la smentita di Peskov, portavoce del Cremlino, che ha bollato come «menzogna infondata» la vicenda. La BBC specifica che è impossibile sapere se la minaccia di Putin fosse concreta. Il governo inglese, secondo l’emittente britannica, collegò però subito l’intimidazione russa a tutti quegli episodi mai chiariti come l’avvelenamento a Salisbury (sud-ovest di Londra), nel 2018, dell’ex spia russa Sergei Skripal.