Addio lev, benvenuto euro. Dal 1° gennaio 2026 la Bulgaria diventerà ufficialmente il 21° Stato dell’Unione Europea a salutare la propria valuta storica in favore della moneta unica. L’area dell’euro ritorna ad allargarsi con il sostegno della Commissione di Bruxelles e della Banca Centrale Europea, che hanno dato parere positivo al rapporto di convergenza di Sofia. Ma oltre metà della popolazione non è favorevole alla novità e teme di impoverirsi a seguito di un rialzo dei prezzi. Durante la sessione parlamentare si sono verificati scontri verbali e momenti di agitazione tra i deputati, e una dura opposizione della formazione nazionalista Partito della Rinascita (Vazrazhdane).
La Bulgaria fa parte dell’Unione Europea dal 2007. Dopo una prima manifestazione di protesta nella capitale il 31 maggio, i sostenitori del partito Rinascita si sono radunati davanti alla sede della Banca centrale bulgara il 3 maggio. “Salviamo il lev”, “No all’euro” e “Il futuro è degli stati sovrani”, si leggeva sui cartelli portati dai manifestanti. Secondo alcuni sondaggi recenti, quasi il 50 per cento dei cittadini è contrario all’ingresso della Bulgaria nell’eurozona. Intanto la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen si è espressa positivamente: «Congratulazioni Bulgaria!», ha esclamato