«A soulless killer»: un assassino senz’anima. Così Joe Biden ha definito il presidente russo Vladimir Putin nel corso di un’intervista rilasciata il 17 marzo al canale americano Abc news. Il presidente degli Stati Uniti ha poi rincarato la dose assicurando che Putin «pagherà un prezzo» per la sua interferenza nelle elezioni statunitensi del 2020, quando avrebbe cercato di favorire la rielezione di Donald Trump. Il Cremlino ha risposto ritirando l’ambasciatore russo a Washington Anatoli Antonov «per delle consultazioni» sul futuro delle relazioni con gli Usa.

Le dichiarazioni – L’intervista, andata in onda durante una delle trasmissioni Usa più seguite, Good Morning America, è stata condotta dal giornalista George Stephanopoulos, ex portavoce della Casa Bianca durante il primo mandato di Bill Clinton. Il giornalista incalza subito Biden, citando la pubblicazione di un rapporto dell’intelligence statunitense che certifica il tentativo di Putin di «sabotare le elezioni e dividere la nostra società»: il neopresidente Usa rassicura Stephanopoulos affermando che Putin «pagherà per questo, lo vedrete». Il colloquio si è poi spostato verso altri temi, come il ritiro delle truppe Usa in Afghanistan, la questione dell’immigrazione e le accuse di molestie al governatore dello stato di New York Andrew Cuomo, ma è sulle relazioni con lo “zar” di Mosca che Biden rilascia le dichiarazioni più scottanti, come il ricordo di quando nel 2011 incontrò Putin nel suo ufficio, lo guardò a lungo negli occhi e gli disse: «io non credo che tu abbia un’anima». Quasi compiaciuta, a detta di Biden, la risposta del presidente russo, che si voltò e rispose all’allora numero due di Barack Obama «noi due ci capiamo». È a questo punto che Stephanopoulos gli pone la domanda più scomoda: «Pensa che Putin sia un killer?», «mmmm, si, lo penso» la risposta secca dell’attuale inquilino della Casa Bianca.

La reazione – Le parole di Biden segnano un netto cambio di passo nelle relazioni col Cremlino rispetto all’amministrazione uscente, che si è sempre rifiutata di criticare la Russia. Nel 2017 anche Fox News pose a Donald Trump la stessa domanda: «Ci sono un sacco di assassini, pensa che il nostro Paese sia tanto innocente?», fu la risposta del tycoon. La notizia, che non ha avuto molto risalto sui media americani – probabilmente anche a causa dalla strage di Atlanta – non è sfuggita al Cremlino, che oltre a ritirare l’ambasciatore ha commentato le parole di Biden per bocca della portavoce del ministro degli Esteri Maria Zakharova, secondo cui «la nuova amministrazione Usa è al potere da quasi due mesi, la pietra miliare simbolica dei 100 giorni non è lontana, e questa è un’occasione appropriata per cercare di valutare in cosa la squadra di Biden sta facendo bene e in cosa no. Le relazioni russo-americane sono in una condizione difficile, Washington le ha sostanzialmente spinte in un vicolo cieco negli ultimi anni. Siamo interessati a prevenire il loro degrado irreversibile, se gli americani capiscono i rischi che questo comporta».