I 737 detenuti nel «braccio della morte» del carcere di San Quintino in California, da mercoledì 13 Marzo sono nelle mani del governatore Gavin Newsom. O meglio, non sono più nelle mani del boia. La firma del provvedimento contro l’esecuzione delle pene capitali,è una «moratoria» e sospende l’obbligo, sancito dalla legge, di applicare le condanne. L’iniezione letale viene così sospesa a tempo indefinito. Dura la reazione della Casa Bianca: «Contravvenendo al volere degli elettori il governatore della California sospenderà tutte le esecuzioni dei 737 detenuti nei bracci della morte. Gli amici e le famiglie delle vittime non sono contenti, e neanche io!», ha commentato il presidente Donald Trump. Altri tre stati, Pennsylvania, Oregon e Colorado, pure governati dai dai democratici, hanno dichiarato di voler seguire la decisione della California.
La decisione – Lo stato americano del Sud ovest, fucina di idee progressiste e liberali per definizione, è governato da Gavin Newsom, il democratico autoctono che è stato prima sindaco di San Francisco e poi, dal 2019, governatore. «La pena di morte è stata un fallimento – ha dichiarato Newsom – non credo che una società civilizzata possa pretendere di definirsi leader mondiale, finché il suo governo continuerà a autorizzare la premeditata e discriminatoria esecuzione del suo popolo ». L’approvazione di una misura simile era già stata tentata nel 2012, in seguito ai problemi in relazione ai farmaci utilizzati per uccidere i condannati. Anche al tempo, la proposta era stata sostenuta dallo stato della California, e dallo stesso Newsom che aveva anche dichiarato quanto fosse dannoso per l’economia eseguire le pene capitali. Allo Stato l’uccisione di 13 detenuti era costata, dal 1978, l’equivalente di 5 miliardi di euro.
I dati- Parlare di pena di morte, negli Stati Uniti, non è certo una novità. Mentre nel mondo 120 Paesi hanno deciso di abolirla, gli Usa sono l’unico dei paesi occidentali in cui ancora è attiva e fa discutere. Gli Stati americani che per legge possono applicare la pena sono 30, compresa la California, mentre 20 quelli l’hanno abolita o sospesa. Dal 1976 le esecuzioni sono state 1493. Dal 1973 più di 160 condannati sono scampati all’iniezione letale, alla sedia elettrica o alla camera a gas perché dichiarati innocenti. Gli Stati che hanno condannato a morte più persone sono il Texas (560) e la Virginia (113). La California detiene 743 criminali nel «braccio della morte», ma dal 1976 ne ha uccisi 13. Dall’inizio del 2019 le esecuzioni sono state tre, due in Texas e una in Alabama.
Il braccio della morte- Nelle sezioni speciali delle carceri di massima sicurezza sono reclusi 2.738 detenuti che attendono l’esecuzione della pena di morte. Il tempo di permanenza all’interno del «braccio della morte» può dipendere da vari fattori: nel carcere californiano di San Quintino dal 2006 non si effettuano iniezioni letali. I governatori non hanno la facoltà di abolire la legge statale del 1978 sulla pena di morte, ma la California in due referendum differenti, nel 2012 e nel 2016, ha espresso un crescente sentimento di opposizione al boia come mano della giustizia. Entrambi i referendum non hanno raggiunto il quorum necessario ma una nuova consultazione potrebbe essere proposta nel 2020.