Negli Usa ogni anno oltre 30.000 persone rimangono uccise dalle armi da fuoco, una media di trenta vittime al giorno. La metà sono giovani (tra i 18 e i 35 anni), un terzo sono giovanissimi (sotto i 20 anni). Nei giorni scorsi il Financial Times ha pubblicato l’ennesimo rapporto sull’argomento,. secondo il quale un bambino di cinque anni su 25 cotetanei non è destinato a raggiungere il quarantesimo compleanno. Un tasso di mortalità che non è paragonabile a nessun altro paese sviluppato. Non è la prima volta che questi numeri vengono presi in cosiderazione: l’aspettativa di vita negli States è in discesa già da qualche decennio. Nel 2021 è arrivata a 76,1 anni (contro l’84,01 in Italia), toccando il punto più basso dal 1996, secondo i dati del Centers for Disease Control e Prevention (Cdc).

Le cause – La decrescita è dovuta solo in parte alla pandemia da Covid, perché sono le statistiche sui giovani a pesare e, sotto questo profilo, la pandemia è responsabile solo al 2%. Tra il 2019 e il 2020  è scattato l’allarme sulla mortalità nella fascia tra i 10 e i 19 anni. Le cause principali sono: decessi per omicidio, overdose di droghe, incidenti automobilistici e suicidio. Ad incidere molto è la diffusione delle armi da fuoco (gli omicidi tra i 10 e i 19 anni sono aumentati del 39% dal 2019 al 2020): secondo il sito Gun Violence Archive, solo quest’anno ci sono state ad oggi 226 sparatorie di massa, ossia con quattro vittime o più, e un totale di 16.016 morti per arma da fuoco (di cui 9.108 suicidi). L’ultima strage in ordine di tempo è stata commessa da una 28enne che è entrata nella Covenant School di Nashville, in Tennessee, imbracciando due fucili e una pistola:  a terra, senza vita, sono rimaset sei persone di cui almeno tre alunni della scuola primaria. In tutto il Paese ci sono 120 pistole ogni 100 abitanti.
Alle morti provocate da pistole e fucili si aggiungono gli oltre 100.000 morti, tra aprile 2020 e aprile 2021, causate da overdose di oppioidi, 75.000 delle quali in seguìto a farmaci legalmente acquistati nei drugstore o online. Insomma, non per colpa di droghe tagliate male e acquistate per strada. Secondo i dati del National Center for Health Statistics la maggior parte delle vittime aveva tra i 25 e i 50 anni.

L’Europa – In Europa, l’aspettativa di vita alla nascita negli ultimi vent’anni è aumentata in modo graduale ed è più alta rispetto a quella degli Stati Uniti: nel 2021 è stata di 80,1 anni. Ma anche nell’Ue c’è stato un rallentamento nel 2020, secondo gli ultimi dati di Eurostat, dovuto principalmente all’aumento della mortalità causata dal Covid. Per la pèrecsione nel 2020 l’aspettativa di vita di una neonata nell’UE era di 83,2 anni, 5,7 anni in più rispetto a quella di un neonato maschio (77,5 anni). In Italia la speranza di vita alla nascita, nel 2022, si attesta intorno agli 80,5 anni per gli uomini e 84,8 per le donne, in aumento di 2 anni e mezzo per gli uomini mentre si stabilizza il dato per le donne. I livelli di sopravvivenza del 2022 risultano ancora sotto quelli del periodo pre-pandemico, registrando valori di 6 mesi inferiori rispetto al 2019, ma si attestano comunque sopra la media europea. Spagna, Francia e Italia sono gli stati Ue dove si vive più a lungo.