In Utah torna il plotone di esecuzione. Il governatore dello Stato americano, Gary Herbert, ha firmato il 24 marzo la legge che consente l’utilizzo della fucilazione per la pena capitale. Un metodo che viene reintrodotto come alternativa all’iniezione letale, quando quest’ultima non possa essere eseguita – come accaduto spesso di recente negli Usa – per mancanza dei medicinali.
Lo Utah, che ha otto uomini nel braccio della morte, non ha al momento a disposizione le sostanze chimiche che servono per l’iniezione letale. Aveva abbandonato la fucilazione oltre un decennio fa, consentendola solo per i condannati prima del 2004. Questo ha permesso a Ronnie Lee Gardner, 49 anni, di essere fucilato nel 2010, dopo 25 anni nel carcere di Salt Lake City.
Negli Stati Uniti sono circa 35 gli Stati che attualmente prevedono la pena capitale. I metodi utilizzati finora sono l’iniezione letale, la sedia elettrica, la camera a gas, l’impiccagione e, in Utah e Oklahoma, la fucilazione. Secondo un documento di Amnesty International, in totale nel Paese sono state comminate 17.255 esecuzioni di morte.