L’attacco a Capitol Hill del 6 gennaio, che ha causato cinque morti e centinaia di feriti, potrebbe ripetersi oggi, 4 marzo. A riferirlo fonti dell’intelligence americana che da settimane stanno controllando i profili social di adepti della setta QAnon che sarebbero responsabili della pianificazione del nuovo assalto. E’ stata cancellata la riunione del giovedì e la polizia ha già provveduto a rafforzare le misure di sicurezza, circondando il perimetro dell’edificio che ospita il Congresso con nuove recinzioni e filo spinato. L’allerta interessa anche la Casa Bianca e altri edifici governativi.

La “teoria del 4 marzo” – Gli estremisti starebbero incitando ormai da giorni altri aderenti al movimento ad organizzare una nuova rivolta che permetterebbe a Donald Trump di tornare al vertice del Governo degli Stati Uniti e di continuare a combattere contro i “nemici dell’America”, realizzando quella che per i QAnon è una vera e propria profezia. Secondo la cosiddetta “teoria del 4 marzo”, che ha cominciato a circolare dopo l’elezione alla Casa Bianca di Joe Biden, Trump dovrebbe tornare al potere il 4 marzo, nell’anniversario del giorno in cui fino al 1933 si insediava la nuova amministrazione. Sempre secondo questa teoria nessun presidente americano eletto dopo Ulysses S. Grant nel 1869, sarebbe legittimo. Nonostante la minaccia sia stata etichettata da fonti del governo federale più come “un’aspirazione” che come qualcosa di effettivamente operativo, le forze dell’ordine non vogliono farsi trovare impreparate, come già successo a gennaio. “Stiamo valutando seriamente quanto comunicato dall’intelligence”, ha dichiarato la polizia in un comunicato.

“Lupi solitari” – Il 3 marzo il deputato repubblicano del Texas Michael McCaul, membro del Comitato per la Sicurezza nazionale, ha lanciato un appello alla CNN: «Il Presidente Trump ha la responsabilità di dire a queste persone di fare un passo indietro. Questa minaccia è credibile. È reale». Gli analisti dei servizi segreti tuttavia hanno riferito la possibilità, non la certezza, di un attacco organizzato ma preoccupa la retorica della “vittoria rubata” a “The Donald” che circola ormai da mesi, continua ad ingigantirsi ed esalta i sostenitori più radicali. Il timore riguarda soprattutto eventuali attacchi di “lupi solitari” che potrebbero aggirare le misure di sicurezza e seminare il caos.