Non manca niente nella storia di Harry: fratelli maggiori dispotici, matrigne cattive, nemici uccisi senza pietà, sostanze stupefacenti. L’autobiografia del principe Harry «Spare – Il minore» potrebbe compromettere definitivamente i rapporti già tesi tra la famiglia reale britannica e i duchi di Sussex. Dopo l’intervista da Oprah Winfrey, le accuse di razzismo, l’aborto spontaneo di Meghan Markle e la docuserie «Harry & Meghan» uscita a dicembre su Netflix, le memorie di Harry sono l’ultimo affondo della coppia ex reale. In attesa del libro, in uscita martedì 10 gennaio in contemporanea mondiale in 16 lingue, media statunitensi e britannici ne hanno diffuso degli estratti e domenica 8 gennaio il duca ha parlato per la prima volta del suo libro in tv. A Buckingham Palace nessuno ha potuto leggere prima il manoscritto per preparare un’eventuale risposta e si è scelto il silenzio anche di fronte alle anticipazioni televisive. In un paese prostrato da inflazione, crisi ed effetti del post Brexit, i sudditi potrebbero essere stanchi delle vicissitudini della casa reale e nuovi motivi di scontro rischierebbero forse di ledere in maniera irreparabile il prestigio lasciato in eredita dalla regina Elisabetta.

«The heir and the spare»– L’erede e il pezzo di ricambio. Figlio secondogenito, Harry ha vissuto la propria giovinezza nell’ombra del fratello destinato a diventare re. Il titolo del libro, che allude proprio alla condizione da lui sofferta, pare essere ispirato a una frase detta da re Carlo II, quando era principe di Galles, a Diana: «Meraviglioso. Mi hai dato un erede e un pezzo di ricambio, hai fatto il tuo lavoro». La stessa principessa Diana rivolgendosi alla balia era solita dire: «Tu occupati dell’erede, io penso al pezzo di ricambio». Parlando della morte della madre, che faticò ad accettare, Harry racconta che il padre nemmeno lo abbracciò quando gli diede la notizia, e accusa nuovamente i paparazzi dell’accaduto.

Il «caos totale» della giovinezza – Il libro arricchisce di dettagli le “ragazzate” che diedero Harry in pasto ai media fin dalla prima giovinezza. Il duca racconta di aver provato la cocaina per la prima volta a 17 anni, quando faceva uso anche di cannabis e di altre sostanze stupefacenti per far fronte alla propria sofferenza e al lutto mai superato. Sullo scandalo dell’uniforme nazista, con tanto di svastica sfoggiata dall’allora principe quando era poco più che ventenne, Harry addossa parte della colpa al fratello e alla cognata: «Indossai l’uniforme su consiglio di William e Kate». Sempre insieme a William si oppose al matrimonio di suo padre con Camilla Parker Bowles, ritenendola un fattore importante nella morte della madre e temendo potesse diventare «la matrigna cattiva» che secondo lui alla fine si rivelò.

William e Harry (getty images)

I crimini di guerra – Nonostante le riserve della famiglia e del governo, Harry si fece mandare al fronte nel 2007 per addestrarsi come pilota di elicotteri militari Apache, rivelandosi un soldato brillante. Nel libro, il duca di Sussex ammette anche di aver ucciso 25 talebani in Afghanistan, considerandoli «pedine» e non persone. «Non ne vado fiero ma non me ne vergogno nemmeno», ha commentato. L’esponente talebano Anas Haqqani ha twittato: «Signor Harry! Quelli che ha ucciso non erano pedine su una scacchiera, erano uomini che avevano famiglie che stavano aspettando il loro ritorno». Dal Regno Unito, l’ex comandante delle truppe britanniche in Afghanistan Richard Kemp non è stato affatto contento delle esternazioni del duca: «Ha tradito i suoi compagni e l’esercito britannico che rispetta sempre la vita umana, mettendo a repentaglio anche la propria sicurezza personale».

Gli scontri con il fratello – Harry racconta di un attacco fisico da parte di William nel 2019 a Londra, causato da una lite sulla fidanzata Meghan Markle, definita dal cognato «difficile e scontrosa». «Mi ha afferrato per il bavero strappandomi la catenina e mi ha buttato a terra. Sono rimasto lì per un momento, stordito, poi mi sono alzato e gli ho detto di andarsene». Per il fratello non risparmia colpi nemmeno sul piano fisico, schernendolo nel libro per la sua calvizie. Anche per il matrimonio di William e Kate si è riservato un aneddoto tra il grottesco e il tragico, raccontando che durante la cerimonia i suoi genitali, affettuosamente definiti «todger», erano compromessi da una spedizione al Polo Nord che aveva intrapreso poco prima delle nozze e durante la quale gli si congelò il pene. Alla luce di queste dichiarazioni e di quelle del libro in uscita imminente, è possibile che i duchi di Sussex vengano esclusi dall’incoronazione di re Carlo III, fissata per il prossimo 6 maggio.