La notte del 24 giugno ha segnato un cambio generazionale e ideologico senza precedenti nella “Grande mela”. Zohran Mamdani, 33 anni, ha sconfitto l’ex governatore Andrew Cuomo nelle primarie democratiche per la carica di sindaco di New York. Secondo quanto reso noto dalla Commissione Elettorale di New York, Mamdani ha ottenuto il 43,5% dei voti contro il 36,3% di Cuomo. Un outsider progressista, figlio di immigrati e musulmano, che ha conquistato il cuore dei giovani e degli elettori stanchi delle vecchie élites, promettendo di impegnarsi a garantire autobus gratuiti, lotta al caro affitti e una città più “giusta”.
Le origini – Nato a Kampala, in Uganda nel 1991, da una famiglia di origini ugandesi e indiane, Zohran Kwame Mamdani (il secondo nome è un omaggio al primo presidente del Ghana Kwame Nkrumah) è cresciuto tra il Sudafrica e New York, dove si è trasferito all’età di sette anni. Figlio della regista cinematografica Mira Nair e del politologo ugandese Mahmood Mamdani, ha frequentato African Studies al Bowdoin College e ha ottenuto la cittadinanza americana nel 2018.
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Campagna elettorale – Mamdani è iscritto sia al Partito Socialista Democratico che al Partito Democratico, e ha ricevuto il sostegno del senatore del Vermont Bernie Sanders e della deputata Alexandria Ocasio-Cortez, anche lei eletta a New York, i principali leader della sinistra del partito. In meno di sei mesi ha portato avanti una campagna elettorale brillante sui social media, ricca di idee e iniziative in città, nel tentativo di portare a votare persone che non lo avevano mai fatto (l’affluenza è effettivamente cresciuta rispetto alle scorse primarie). Con il suo slogan “Abolire il costo della vita”, si è distinto per idee progressiste e rivoluzionarie per la città: autobus pubblici gratuiti, asili nido pubblici, negozi alimentari di proprietà del comune, congelamento degli affitti per gli alloggi a canone fisso e costruzione di nuove abitazioni a prezzi accessibili. Il tutto finanziato con un aumento delle tasse alle fasce più ricche della popolazione.
Possibili prime volte – Se eletto a novembre, Mamdani sarà il primo sindaco musulmano, il primo di origine asiatica, il primo millennial e il primo socialista democratico a guidare New York dal 1993. La sua vittoria rappresenta una svolta per il Partito Democratico e riflette il desiderio di cambiamento di una città alle prese con una complessa crisi sociale ed economica.