epa03972260   A member of 'Arise INDIA' a Non-Governmental youth organisation, holds a red ribbon, the HIV/AIDS symbol in Bangalore, India 1 December 2013 - traditionally World Aids Day. The number of HIV/AIDS-related deaths among teenagers worldwide increased by 50 per cent between 2005 and 2012 showing an alarming trend, according to a report by the UN Children's Fund UNICEF published on 29 November.  EPA/JAGADEESH NVDopo trent’anni di lotte, l’Aids non è stato sconfitto. Il virus dell’Hiv continua a diffondersi in tutta Italia, meno di un tempo, ma in proporzioni ancora preoccupanti. Soprattutto a Milano, dove – tra città e hinterland – è stato rilevato il 56 per cento dei nuovi contagi. Tre casi ogni due giorni.

Nel solo 2012 i pazienti presi in carico dalla Asl meneghina sono stati 572, con età che oscillano dai 16 anni ai 70. Un dato in forte crescita rispetto agli anni precedenti. Il dato è allarmante, legato al problema che molti malati non sanno di esserlo e vi sono troppi rapporti ancora senza protezione.

Nell’ultimo triennio i casi in Italia sono aumentati di 4 mila unità l’anno, secondo i dati della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit). “Il fatto che le terapie funzionino nel 90 per cento dei casi e la mortalità si sia ridotta all’uno, due per cento non deve far abbassare la guardia”, afferma Massimo Andreoni, presidente della Simit. Le nuove infezioni vengono diagnosticate spesso quando la malattia è ad uno stadio avanzato: almeno un migliaio di persone hanno scoperto di essere sieropositivi per via di un intervento o analisi prescritte dal medico.

A questo problema si aggiungono altre malattie sessualmente trasmissibili che continuano a ripresentarsi. Solo a Milano vi sono stati 137 casi di gonorrea tra il 2011 e 2012 e ben 437 di sifilide nello stesso biennio.

Gabriele Principato