La sede della Prefettura di Milano in Corso Monforte

La sede della prefettura di Milano in corso Monforte

Ancora nessun candidato per il ruolo di prefetto di Milano. A più di venti giorni dalla nomina di Francesco Paolo Tronca a nuovo commissario di Roma, la poltrona più importante di corso Monforte rimane vuota. Nonostante le rassicurazioni del ministro dell’Interno su una veloce risoluzione del caso, nessun nome pare mettere d’accordo renziani e alfaniani. Il tutto a pochi giorni dalla Prima della Scala il 7 dicembre e in pieno clima di allerta terrorismo, dopo gli attentati di Parigi del 13 novembre.

Il candidato più accreditato sembra essere Alessandro Marangoni, 64 anni ex questore di Milano, ma il fatto che abbia svolto lo stesso incarico anche a Palermo lo rende un nome papabile anche per la prefettura siciliana. Gli altri nuovi inquilini di corso Monforte potrebbero essere il capo di gabinetto del ministero dell’Interno Luciana Lamorgese, il prefetto di Torino Paola Basilone, e quello di Bologna, Ennio Mario Sodano, il presidente dell’Agenzia nazionale dei Beni Confiscati, Umberto Postiglione, e il capo del Dipartimento immigrazione Mario Morcone. Per Palazzo Marino però l’assenza del numero uno della prefettura milanese non è un problema così urgente. «Non c’è alcun vuoto di governo», ha specificato l’assessore alla Sicurezza Marco Granelli. «Il lavoro che abbiamo fatto anche in questi giorni dimostra che Milano non è lasciata sola dalle istituzioni».

Un buon rapporto tra il sindaco del capoluogo lombardo e Giuseppe Priolo, attuale vicario di corso Monforte, è fondamentale, considerate le minacce dell’Isis contro la città di Expo 2015. La Prima della Scala, prevista in un clima di massima allerta, è ormai alle porte. L’annunciata assenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stata considerata un monito negativo e ha suscitato l’irritazione del governatore della Lombardia Roberto Maroni. Dal Quirinale però hanno fatto sapere che il capo dello Stato non sarà presente il 7 dicembre perché impegnato con il Giubileo e non per motivi di scarsa sicurezza.

Camilla Colombo