«Sarebbe bello avere più soldi per i cittadini lombardi, ma noi riteniamo che per ottenere questo risultato non possiamo raccontare favole. Dobbiamo impegnarci per la crescita e lo sviluppo, rispondendo alla Lega e a Maroni». Così Umberto Ambrosoli, candidato alla presidenza della Regione Lombardia per il Centrosinistra, nella mattinata di giovedì 24 gennaio risponde a ‘La telefonata di Maurizio Belpietro’ su Canale5.
Al centro delle polemiche, la proposta del suo avversario leghista Roberto Maroni che suggerisce di trattenere in Lombardia il 75 per cento delle tasse. «Capisco che Maroni abbia soddisfazione a citare sondaggi tutti suoi, ma quando ogni tanto ascolto radio Padania ho la sensazione che l’appiattimento della Lega su Berlusconi e il Pdl sia tutt’altro che ben digerita dai suoi lettori», ha commentato. Quanto alle sue idee, propone di creare 300 mila nuovi posti di lavoro «attraverso un fondo per lo sviluppo che porterebbe a un incremento dell’occupazione di 5 punti percentuali». In Lombardia, spiega, «c’è un’enorme ricchezza che non stiamo sfruttando. Dobbiamo recuperarla, attraverso un fondo, per fare investimenti mirati».
Non è mancata, poi, una risposta sulla frase di Gabriele Albertini, che di Ambrosoli aveva detto: «la Camusso gli fa da baby sitter». Il giovane avvocato milanese non si scompone: «Chi conosce l’excursus di Albertini in queste elezioni, sa che è superfluo dedicare del tempo a rispondere a queste sue affermazioni».
Ambrosoli ha, quindi, sottolineato: «Albertini non credo sottrarrà voti al centrosinistra, ci sono delle differenze tra lui e Maroni, ma l’ambito al quale si rivolgono è quello di chi vuole continuità». Verso l’ex-sindaco di Milano «provo un sentimento di amicizia, ma lui è espressione di un mondo che non vuole il cambiamento», perché «fino a un mese fa andava a braccetto con con Formigoni e voleva essere candidato del Pdl».
Silvia Morosi