Sedici persone sono state arrestate nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Milano con al centro appalti truccati su case popolari e attività di noleggio auto. Le accuse: turbativa d’asta e corruzione per un giro di oltre 10 milioni di euro.

Tre le aziende per ora coinvolte: l’Aler, ex Istituto autonomo case popolari, la più grossa immobiliare europea, la Mm, Metropolitana milanese e Ferrovie Nord.
Secondo il procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, le presunte gare truccate sarebbero state vinte sempre da due società una delle quali è la Kaleidos Srl, con sede a Saronno, legata alla Compagnia delle Opere. Già a marzo del 2012 la procura di Milano aveva acceso un “faro” sulla Kaleidos, che offriva alle imprese associate alla CdO “condizioni particolari” per il noleggio a lungo termine delle vetture.

Nell’inchiesta compare anche il nome del presidente uscente della Lombardia, Roberto Formigoni. In una telefonata tra Oreste Ceriani, ad di Kaleidos e nel direttivo della Cdo di Saronno, e un altro uomo “traspare con assoluta evidenza la consapevolezza dell’appartenenza ad un sistema che vede il suo vertice politico-istituzionale nel Presidente della Regione Lombardia e che rappresenta da anni lo strumento delle ingerenze nell’attività dell’Aler” sottolinea il gip Giuseppe Gennari nell’ordinanza.

Tra gli arrestati, ci sono due persone inserite nel direttivo della Compagnia delle Opere di Saronno, Massimo Vanzulli e Oreste Ceriani, responsabili della società Kaleidos. “Le mazzette”, ha spiegato il procuratore aggiunto di Milano, Alfredo Robledo, “venivano caricate sul prezzo degli appalti e quindi sulla collettività”.

Stefania Cicco