La nuova Milano del post-Expo svela un altro dei suoi pezzi fondamentali. La mattina del 30 novembre si sono aperte le porte del CityLife Shopping District, il polo commerciale urbano più grande del nostro Paese. 32mila metri quadri di superficie, cento negozi, 23 punti di ristorazione, un cinema multisala firmato Anteo da 1200 posti e 700mila persone come bacino d’utenza, con l’obiettivo di raggiungere quota 7 milioni di visitatori all’anno (30mila al giorno). Il nuovo distretto rappresenta una grande scommessa per la città e un punto di riferimento per gli abitanti del quartiere di CityLife, che un tempo ospitava la Fiera campionaria e che oggi è diventato uno dei laboratori più innovativi d’Europa in ambito urbanistico.
Dalla mattina alla sera – Il nuovo centro commerciale, aperto no stop dalle 9 alle 21 (i ristoranti chiudono alle 22) è stato pensato per soddisfare le esigenze dei clienti ad ogni ora del giorno, dalla colazione fino al dopo cena. L’offerta enogastronomica è ampia: si va dalla cucina fusion nippo-brasiliana al biologico, dal cioccolato made in Italy al panino gourmet. Ma l’area cibo è solo una parte. Il complesso, che si sviluppa su tre piani, ospita al suo interno anche negozi di abbigliamento e di tecnologia e comprende un segmento interamente dedicato alla salute e al benessere. Fra le novità, il primo flagship store europeo del gigante cinese della telefonia Huawei e un negozio di droni. Avveniristico il design degli ambienti: lo shopping center, disegnato dall’archistar Zaha Hadid, ricorda un bosco con soffitti rivestiti di bamboo e colonne che sembrano alberi.
All’ombra delle tre torri – Sono sempre di più le persone – e i prezzi delle abitazioni sembrano confermarlo – che scelgono di vivere nel nuovo quartiere residenziale di CityLife, sotto i tre grattacieli progettati da Isozaki, Hadid e Libeskind (quest’ultimo ancora in fase di costruzione). Il centro commerciale è una sorta di test per verificare se si tratta effettivamente di una nuova zona di tendenza. «È la vera e propria partenza del progetto CityLife in termini di vivibilità dei cittadini», ha detto l’assessore al lavoro Cristina Tajani, intervistata dal quotidiano la Repubblica. Sotto osservazione sarà anche l’effetto sulla viabilità di tutta la zona Fiera e Portello: i parcheggi riservati ai clienti dello Shopping District non sono moltissimi, solo 1500.