Non solo sovraffollamento. Per il Consiglio d'Europa c'è anche il problema violenza contro i detenuti

Il cartello del IV raggio di San Vittore con l’indicazione per l’infermeria

Non c’è solo il problema del sovraffollamento delle celle. Ci sarebbero stati anche episodi di calci, pugni e manganellate contro le persone in stato di arresto. Soprattutto straniere e in particolare nell’area di Milano. A lanciare l’accusa è il Comitato per la Prevenzione della Tortura (Cpt) del Consiglio d’Europa nel rapporto basato sulla visita condotta in Italia nel maggio del 2012 e pubblicato martedì 19 novembre.

Le segnalazioni giunte al Cpt richiamano l’attenzione sul comportamento che alcuni funzionari delle forze dell’ordine avrebbero tenuto nei confronti di persone arrestate o detenute. Nel documento il Comitato sottolinea: “Nonostante la maggior parte dei detenuti incontrati affermi di essere stata trattata correttamente dalle forze dell’ordine, restano un certo numero di denunce di maltrattamenti subiti da parte di polizia e carabinieri”. 

Nella maggior parte dei casi si tratterebbe di calci, pugni, manganellate ricevute dalle persone quando erano già sotto controllo, in alcuni casi anche in questura o nella stazione dei carabinieri. “La maggior parte delle denunce raccolte dal Comitato riguarda stranieri arrestati nell’area di Milano da carabinieri e polizia” si legge nel rapporto. Il Comitato riporta di avere in mano le prove di 18 casi di maltrattamenti nei referti medici del carcere di San Vittore.

Federico Thoman