sfrattiSolo diciassette nuovi casi di occupazione abusiva nel mese di dicembre 2014. I tecnici dell’Aler (l’azienda regionale dell’edilizia pubblica) li hanno contati più volte prima di confermare il dato, erano abituati a ben altre cifre. Due mesi prima, a ottobre, erano state novanta le nuove case invase da chi non ne aveva diritto secondo le graduatorie regionali. Poche meno, sessanta, ce n’erano state nel mese di novembre.

A determinare l’inversione di tendenza sono stati principalmente due eventi. Il primo: da inizio dicembre 2014 l’Aler ha perso la gestione dei 29 mila alloggi di proprietà del Comune, affidati alla Metropolitana milanese. Da allora l’ente amministra solo le sue case di proprietà, circa 43 mila tra Milano e provincia. Secondo: il 18 novembre 2014 il prefetto Francesco Paolo Tronca ha emesso un protocollo di intervento firmato da Regione, Comune, Aler e forze dell’ordine. Un documento per rafforzare i controlli, la sicurezza e frenare l’emergenza occupazioni.

La nuova gestione sta dando i primi risultati e ha ridotto il numero di episodi. Basti pensare che nel biennio 2013/2014 i tentativi di occupazione sventati si aggiravano intorno al 30/35 per cento. Dal mese di dicembre 2014, si è riusciti a rimediare a ben 106 tentativi di ingressi abusivi: più del 75 per cento del totale.

I nuovi dati s’inseriscono nella polemica sugli sfratti delle case popolari. A Milano sono circa 500 gli sgomberi annuali. Il Ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi ha spiegato il 15 gennaio: “La maggior parte avviene per morosità. Non siamo disposti a una proroga del blocco degli sfratti che non risolve il problema. Dobbiamo sviluppare nuovi incentivi fiscali, come il canone concordato”. In audizione alla commissione Ambiente del Senato, il ministro ha inoltre annunciato che il governo è pronto a versare cento milioni nel Fondo affitti di cui beneficiano tutte le regioni.

La sfida del 2015 sarà quella di assegnare i diecimila alloggi popolari vuoti a chi ne ha diritto: “Dobbiamo intensificare le ristrutturazioni e proseguire nell’assegnazione delle case di fatto”, ha dichiarato Daniela Bonelli, assessore alla Casa di Palazzo Marino. “La procedura permette agli inquilini di pagare i lavori scalandoli poi dall’affitto e ha accorciato i tempi di consegna per cinquanta famiglie”.

Angelica D’Errico