D’ora in avanti anche 420 tra aziende e consorzi alimentari italiani avranno il loro padiglione durante Expo: si tratta di “Cibus è Italia”, lo spazio espositivo che Federalimentare gestirà in collaborazione con Fiere di Parma. Un percorso che non racconta solo la produzione del real italian food delle filiere alimentari italiane, ma che dedica anche lo spazio esterno a “Cibus Infabula”, programma di eventi di street art e videoinstallazioni curato del digitale Felice Limosani.
A questo scopo il giovane architetto Francesco di Gregorio ha progettato un edificio che possa mettere in relazione l’interno con l’esterno attraverso l’uso di pannelli di polipropilene trasparente, ricoperto solo da due telai modulari. Così, mentre all’interno il “saper fare” delle filiere alimentari italiane racconterà, attraverso percorsi a tema, i prodotti di ogni regione, all’esterno è affidato il compito di “far sapere” attraverso l’arte. E non una qualsiasi, ma quella – così spesso criticata – della street art. Per tutta la durata di Expo 13 graffiti artist di fama internazionale si alterneranno così in live painting sui temi del cibo e della nutrizione del pianeta, affiancati nel loro lavoro da videoinstallazioni di grande impatto visivo.
Un occhio di riguardo va alla sostenibilità ambientale dell’intero progetto: se il padiglione è costituito di lastre di polipropilene smontabile e riutilizzabile, anche le stoviglie che verranno usate per gli assaggi saranno in bioplastica, un materiale riciclabile al 100%. Stessa sorte toccherà ai murales: i grandi teli colorati costituiranno infatti il cuore di una mostra collettiva itinerante, che giungerà prima a Parma per la mostra mercato Cibus 2016 per poi varcare i confini nazionali e toccare le più importanti capitali europee.
Clara Amodeo