Una bambina di due anni è stata trovata morta a Cisliano, cittadina dell’hinterland milanese, nella notte fra il 7 e l’8 marzo. Fra le ipotesi anche la possibilità che a uccidere la piccola possa essere stata la madre, che all’ingresso in casa dei carabinieri era in totale stato di incoscienza e con delle ferite alle braccia. La donna ora si trova all’ospedale di Magenta (Milano) sorvegliata dalle forze dell’ordine. Tuttavia al momento nessuno scenario viene escluso e sarà l’autopsia a chiarire con certezza le cause della morte.
La ricostruzione dei fatti – «Nostra figlia non c’è più». Sono queste le parole che la madre della bambina avrebbe detto in una telefonata al proprio ex compagno e padre della bimba, che ha subito chiamato il 112. Era appena passata l’una di notte quando i carabinieri del comando di Abbiategrasso hanno fatto irruzione nell’abitazione di via Mameli a Cisliano. Un piccolo comune a sud-ovest della periferia milanese che conta poco meno di 5000 abitanti. La casa era chiusa dall’interno. Una volta entrati dopo aver forzato la finestra, gli agenti hanno trovato in camera da letto il corpo senza vita della bambina con accanto la madre.
Le indagini – Sulla vicenda indaga la Procura di Pavia. Il pm, Oreste Valli, ha disposto l’autopsia sul corpo della bimba. Per il momento non è stato rilevato alcun segno di violenza, ma sia il medico legale che il S.I.S. del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Milano proseguono con l’analisi dei rilievi. L’ipotesi sarebbe quella di morte per soffocamento e successivamente di tentato suicidio, ma ancora non c’è alcuna certezza. La madre, nel frattempo, è risultata negativa ai test tossicologici e le ferite riportate sulle braccia non sembrano essere gravi.
Il passato della donna – Si sa ancora poco del passato della donna. Quel che è certo è che la madre della bimba si stava separando dal compagno. Una seconda separazione dopo quella affrontata con l’ex marito, da cui ha avuto due gemelli entrambi affidati a lui.