È stata trovata dagli inquirenti senza vita, con due coltellate al ventre e le gambe carbonizzate avvolte da un sacchetto di cellophane. Si chiamava Jessica Valentina Faoro e aveva 19 anni: è stata uccisa in via Brioschi 39 a Milano, da Alessandro Garlaschi, 39 anni, tranviere e suo padrone di casa, che ha confessato. La scoperta è stata fatta nella giornata di mercoledì 7 gennaio dalla polizia chiamata dallo stesso Garlaschi, che ha telefonato al 113 dicendo che era ferito alle mani e c’era una persona senza vita nel suo salotto. Le motivazioni dell’omicidio sono ancora da accertare, ma secondo gli investigatori alla base del gesto ci sarebbe stato il rifiuto della vittima di cedere agli approcci dell’uomo. Al momento dell’arresto il tranviere ha detto: «Il coltello l’aveva lei, io l’o solo girato per difendermi». L’omicidio è avvenuto mentre la moglie di Garlaschi non era in casa.

La dinamica – L’uomo è stato interrogato per tutta la notte e ha confessato l’omicidio della giovane, ma sia dinamica che movente sono ancora da confermare. Secondo quanto ipotizzato dalle forze dell’ordine, Jessica prima di essere colpita avrebbe tentato più volte di difendersi ma Brioschi avrebbe usato contro di lei la lama che la ragazza aveva in mano. È questa la spiegazione data al pubblico ministero che dirige le indagini, Cristiana Roveda, e agli uomini della Squadra dallo stesso Garlaschi. Ma il tranviere non avrebbe solo colpito la vittima: avrebbe anche cercato di bruciarne il corpo: a testimoniarlo ci sono le ustioni sulle gambe della diciannovenne, piegate e coperte da un cellophane. Sempre secondo quanto dichiarato da Garlaschi, Jessica gli stava facendo un’iniezione per il diabete: le aveva subaffittato una stanza in cambio di cure mediche, dopo aver messo un annuncio sui social.

Le vite – Due vite, già turbolente, messe in contatto dai social network. Lui con la passione per le ragazze giovani, che adescava su internet per poi portarle a fare passeggiate e giri in centro. Faceva loro regali, come occhiali e lenti a contatto sfruttando le convenzioni Atm in negozio, per poi tentare l’approccio fisico. Sembra che siano stati questi atteggiamenti in passato a fargli perdere il posto di lavoro. Ma anche Jessica Valentina non ha avuto una vita facile, tutt’altro. Era stata tolta ai tolta ai genitori sin da piccola, per poi essere data in affido a varie famiglie per brevi periodi. Aveva anche vissuto in comunità protette dalle quali è sempre scappata. In quegli anni era anche rimasta incinta di una bambina che le è stata tolta perché non era in grado di occuparsene non avendo una casa, un lavoro e nessun tipo di aiuto.