Perdere sei chili di cocaina e ritrovarli seguendo le tracce per strada. L’avventura è capitata ad un corriere di droga, improvvisato “Pollicino” in un episodio scoperto dai carabinieri di Monza. Proprio così – “Pollicino” – è stata chiamata l’operazione che nelle mattinata di martedì 27 novembre ha portato all’arresto di 53 persone. Le accuse sono di “associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi, riciclaggio e ricettazione”. Coinvolte le province di Milano, Monza, Brianza, Brescia, Bergamo, Varese e Cremona.
L’indagine è stata condotta dalla Compagnia di Sesto San Giovanni, parte appunto del Gruppo carabinieri di Monza. Gli arrestati erano membri di una struttura criminale che si forniva di stupefacente direttamente dai cartelli colombiani della droga: era un’organizzazione composta prevalentemente da italiani e di grande spessore criminale, ben radicata a Milano e nell’hinterland.
Le tecniche che venivano utilizzate per introdurre la droga nel territorio italiano erano molto ingegnose. Ad esempio sciogliere chimicamente la cocaina ed impregnarla nella lana e poi utilizzata per filare tappeti da importare in Italia.
Andrea Zitelli