savoiaUna macchina collaudata che riforniva di cocaina e prostitute manager, uomini d’affari asiatici, dj, calciatori, donne di spettacolo. Tra i “clienti” dell’organizzazione anche Mutassim Gheddafi, quinto figlio del Colonnello libico Muhammar, ucciso nel 2011 a Sirte,  ospite nel gennaio 2008 della stanza 914 dell’Hotel Principe Savoia. Le “consegne” avvenivano negli hotel di lusso della città come l’hotel di Piazza delle Repubblica e il Nhow, in via Tortona, ma anche a domicilio in appartamenti del centro.

LA NOTTE DI GHEDDAFI JR – Il giro di droga e ragazze, almeno trenta secondo le indagini dei carabinieri guidati dall’ex pubblico ministero Frank di Maio, è stato svelato da un’indagine della Procura di Milano, che a breve richiederà il rinvio a giudizio per 16 indagati. Le accuse sono spaccio di droga e favoreggiamento della prostituzione. E le indagini documentano anche la preparazione della “festa” per l’arrivo in hotel di Gheddafi junior e altri due libici. E’ la notte tra il 16 e il 17 gennaio 2008 ed è proprio la segretaria di Mutassim Myriam, che, si legge negli atti,  aveva «ricevuto mandato di indagare sulla possibilità di organizzare una festa e quindi di individuare le ragazze disposte a prostituirsi», a contattare una brasiliana quarantenne per scegliere le ragazze per la serata. Nella stanza 914 arrivano Corina, Alona e Karen. A ognuna l’organizzazione paga “mille euro per le loro attività di meretricio in favore di Mutassin Gheddafi” e degli altri due libici. I soldi vengono presi da un mediatore, che poi li gira alle ragazze trattenendo”per tale mediazione un corrispettivo di 50 euro, per una prestazione pagata 500 dal cliente”.

L’ORGANIZZAZIONE – Situazione leggermente diversa per il Nhow, dove a prendere contatti era un receptionist dell’hotel, A.P, 30 anni, indagato per favoreggiamento alla prostituzione. Il dipendente stabiliva con una donna dell’organizzazione “anche per conto di altre prostitute, il compenso per intrattenere rapporti sessuali a pagamento in favore di ospiti del predetto albergo». Le somme vanno dai 500 ai mille euro.  Stessa storia a luglio 2008, quando Gheddafi ritorna a Milano. Questa volta però è  R. C, 37 anni, pr della discoteca Old Fashion in viale Emilio Alemagna, a contattare almeno tre prostitute da mandare a “un soggetto verosimilmente proveniente da Dubai, alloggiato al Principe di Savoia”.  Compenso: mille euro a testa.

LE “RAGAZZE DOCCIA” – Un capitolo che si aggiunge a quello delle “ragazze doccia”, le otto adolescenti milanesi che, nel 2009, si sono offerte ai coetanei in cambio di ricariche del cellulare, telefonini e altri beni materiali. Una realtà, venuta fuori grazie al percorso di riabilitazione intrapreso presso l’ospedale Fatebenefratelli di Milano con l’équipe di Bernardo, sulla quale sta indagando la Procura.

Alexis Paparo