Una strada deserta durante il secondo giorno di blocco del traffico a Milano, 29 dicembre 2015. ANSA/MOURAD BALTI

Blocco dei veicoli inquinanti e limite a 19°C della temperatura nelle abitazioni e negli edifici commerciali. A Milano e in molti altri comuni della Lombardia da oggi, giovedì 26 gennaio, scattano i divieti regionali, dopo che l’Arpa, Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente, ha attestato il superamento, per sette giorni consecutivi, del limite giornaliero di 50 microgrammi per metro cubo di Pm 10, le polveri sottili più pericolose per la salute.

I mezzi fermi. Divieto di circolazione, dal lunedì alla domenica, dalle 7.30 alle 19.30, per i veicoli benzina Euro 0 e diesel classe Euro 0, 1, 2.Le vetture private Euro 3 diesel senza filtro antiparticolato non potranno circolare dalle 9 alle 17, per i veicoli commerciali invece lo stop è dalle 7.30 alle 9.30.

Altri divieti. Il “Protocollo regionale sulla qualità dell’aria” vieta anche l’utilizzo delle stufe a legna o dei caminetti, a meno che non siano l’unico strumento di riscaldamento. E’ infine proibita qualsiasi forma di combustione all’aperto. Tutte queste misure saranno sospese al quarto giorno di blocco, se il livello delle polveri nell’aria rientrerà al di sotto del limite.

Accordo. Il piano anti-smog, siglato a Palazzo Lombardia lo scorso 24 ottobre, ha carattere sperimentale e sarà attivo fino al 15 aprile 2017. Quello attivato è solo il primo livello di misure, il secondo scatta se si supera la soglia giornaliera dei 70 microgrammi per metro cubo di Pm10.

La polemica politica– «La Pianura Padana soffoca e muore, con danni sanitari ed economici enormi. È necessaria l’istituzione di un tavolo tecnico per la redazione di un piano d’area tra le quattro Regioni della Pianura Padana, con il coinvolgimento delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di Lombardia», si legge sul blog di Beppe Grillo. Molto critico anche Riccardo De Corato, capogruppo di Fratelli d’Italia al Consiglio regionale, che ritiene insufficienti i provvedimenti adottati. «Gli interventi hanno senso solo se fatti su larga scala, comprendendo più Regioni», è il suo commento. Il sindaco di Milano Beppe Sala, dopo aver pubblicato su Facebook una foto che lo ritraeva in sella alla sua biciletta, ha proseguito la sua campagna ambientalista con un giro sui mezzi pubblici cittadini. Il messaggio per i milanesi è chiaro: lasciate la macchina in garage.