Sono le 23:40, è una sera tranquilla a Milano, quando all’improvviso un forte boato proveniente dal condominio in via Nicola D’Apulia 7, a nord di Piazzale Loreto, nel quadrante nord-orientale del capoluogo lombardo, rompe il silenzio. Subito dopo il fumo avvolge la palazzina costringendo gli abitanti a riversarsi per strada. L’esplosione ha ucciso un uomo anziano e altre due persone sono rimaste ferite. Rimangono ancora da chiarire le cause dell’incidente.
«Stavo entrando nel portone di casa quando ho sentito una forte esplosione e sono stato colpito da alcuni detriti della finestra del palazzo a fianco», racconta Samuele Bricalli, che proprio in quel momento stava tornando a casa dal lavoro. Le fiamme uscivano dalla finestrella del primo piano rotta dall’esplosione. Gli inquilini impauriti si sono precipitati in strada per sfuggire al denso fumo, percepito anche a centinaia di metri di distanza. I soccorsi sono stati allertati subito, ma nulla hanno potuto fare per salvare la vita della persona residente nell’appartamento in fiamme. Altri due abitanti del palazzo sono rimasti feriti e per uno è stata necessaria l’ospedalizzazione.
Mentre i vigili del fuoco domavano l’incendio, la Croce rossa distribuiva coperte termiche agli abitanti del palazzo, scappati in pigiama e camicia da notte. Sul posto sono arrivati anche i carabinieri del comando di Gorla e la squadra d’intervento Atm che ha tolto la corrente alla linea del tram 1, che passa davanti al palazzo. Secondo i residenti l’appartamento coinvolto nell’esplosione era la vecchia portineria, dove da qualche tempo vivevano due persone.
Verso l’una di notte i vigili del fuoco hanno ritenuto sicuro l’edificio, consentendo ai residenti di tornare a casa. Non tutti però sono potuti rientrare, dato che il fumo ha impregnato gli appartamenti di chi ha lasciato le finestre aperte prima di scappare.