I candidati Antonio Iannetta, Francesca Balzani, Giuseppe Sala, Pierfrancesco Majorino, con il sindaco uscente Giuliano Pisapia

I candidati Antonio Iannetta, Francesca Balzani, Giuseppe Sala, Pierfrancesco Majorino, con il sindaco uscente Giuliano Pisapia

Un vincitore, tre vinti. Due facce di una stessa medaglia, quella del Pd milanese. Da una parte c’è lui, Giuseppe Sala, che dal 7 febbraio è il candidato sindaco del centrosinistra per Milano. Dall’altra ci sono gli sconfitti: la vicesindaco Francesca Balzani, l’assessore al Welfare e alle Politiche Sociali Pierfrancesco Majorino e Antonio Iannetta. Tutti e tre, con l’arrivo dei risultati dai seggi, hanno raggiunto il teatro Elfo Puccini per esprimere un’ultima loro considerazione sulle Primarie. Ecco come è andata.

Francesca Balzani non nasconde un po’ di amarezza, che con 20.056 voti è arrivata seconda. «Ho ricevuto più di quanto ho dato», ha dichiarato dal palco. La frase l’aveva detta qualche ora prima al comitato Oberdan, quando ormai il vincitore era già stato proclamato. Balzani l’ha pronunciata in piedi su una sedia: si è congedata così nella sede, piuttosto spartana, dove era arrivata intorno alle otto di sera, mentre si stava celebrando la festa di compleanno di una volontaria. Con Balzani presenti anche il braccio destro Paolo Limonta, i sostenitori, alcuni noti, come l’architetto Stefano Boeri e i consiglieri comunali Mirko Mazzali e Luca Gibillini. Nell’attesa il marito, Francesco Tundo, le è stato sempre vicino e insieme hanno seguito lo spoglio delle schede davanti a uno schermo, sorseggiando Coca Cola. Non era al suo fianco il sindaco Giuliano Pisapia che, giovedì 28 gennaio, aveva dichiarato pubblicamente il proprio sostegno alla sua numero due. Ai microfoni ha dichiarato il suo dispiacere per non essere riuscita a realizzare l’alleanza con Majorino: «Sono molto rammaricata. Fino all’ultimo giorno ho continuato a ripetere a Pierfrancesco Majorino che la porta era aperta, che avrei voluto con lui un progetto comune. Questo non è stato possibile e tra le tante realtà dei numeri c’è, anche, questa».

Pierfrancesco Majorino. All’inizio della campagna elettorale per le primarie, lo descrivevano già come il terzo incomodo. E lui ha confermato i pronostici. Con il 23,1% dei consensi, si è preso la terza posizione. Arrivato alle 20.00, Majorino ha subito ringraziato lo staff e i (pochi) sostenitori presenti: «È stata un’esperienza straordinaria. Sono straconvinto della scelta che ho fatto». Poi l’attesa dei risultati che, dai primi exit poll, lo davano fra il 23 e il 25%. Una fetta di votanti determinante nella corsa a due fra Sala e Balzani. «Rappresentiamo un quarto dell’elettorato», affermano quelli del comitato. Alle 22.00, il discorso “fra persone intime” che ha chiuso la sua corsa a candidato sindaco del PD. “Il nostro non è un risultato residuale” ha dichiarato orgoglioso. «Ora faremo una battaglia per i contenuti, ma non mi sottrarrò dall’impegno per vincere contro il centrodestra a giugno». Insomma, mano tesa al vincitore.

Antonio Annetta. Arriva ultimo, in ordine cronologico e per numero di voti . Entra in sala col sorriso e strappa un applauso alla platea. Quando sale sul palco, ringrazia i volontari che hanno lavorato con lui per tutta la campagna elettorale. Poi chiede al candidato ufficiale del centrosinistra, Beppe Sala, di concentrarsi sul territorio, con uno sguardo sempre rivolto alle periferie. Ammette: «Abbiamo evidentemente sbagliato qualcosa». Le risatine tra il pubblico si sentono, ma anche lui sorride. In effetti non si può pensare altro, visto il risultato: 432 persone hanno votato per lui, lo 0,7%. Ma Iannetta non se la prende e già pensa a come lavorare meglio. «Continueremo in questa partita con coraggio», dice alla fine e lascia pensare che ci sarà una prossima volta.

Amodeo, Grolla, Latini, Rovelli