Si fermerà anche il settore dell'istruzione

Si fermerà anche il settore dell’istruzione

Possibili disagi per cittadini milanesi nella giornata del 12 dicembre, a causa di uno sciopero generale indetto dalle sigle Cgil, Uil, Orsa e  Ugl che coinvolgerà il trasporto locale (bus, metro e tram) e il pubblico impiego. Un’agitazione per protestare contro la legge di Stabilità e il Jobs act. In prima linea il sindacato guidato da Susanna Camusso, a cui si è unito il coro di protesta della Uil. Non ci sarà invece un fronte unito con la Cisl, che ha confermato soltanto lo sciopero per il settore del pubblico impiego.

Per quanto riguarda i trasporti pubblici, nel capoluogo lombardo i disagi sembra saranno inferiori rispetto ad altre città italiane, poiché l’Atm ha dichiarato che lo sciopero andrà in scena dalle 19 a fine servizio, mentre durante la giornata lavorativa i mezzi circoleranno normalmente. Qualche difficoltà in più la potranno trovare i pendolari che si dirigono a Milano con il treno: Trenord ha fatto sapere che l’agitazione avrà luogo dalle 9 alle 17 e coinvolgerà anche il servizio Malpensa Express e i treni a lunga percorrenza. Viaggeranno regolarmente i treni con partenza entro le 9 e arrivo a destinazione entro le 10. Resta valida, come sempre in queste occasioni, l’avvertenza che «saranno possibili ripercussioni sia prima dell’inizio dello sciopero sia dopo la sua conclusione». Restano comunque garantite le fasce dalle ore 6 alle ore 9 e dalle 18 alle 21, e i servizi minimi.

Ma si fermerà anche il settore dell’istruzione, che protesta per i tagli delle risorse e la mancata stabilizzazione dei precari. Si potranno fermare quindi scuole pubbliche e private, università, centri di ricerca. Lo sciopero riguarderà docenti e educatori, personale Ata e dirigenti scolastici delle scuole e delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado. Un’agitazione che potrà creare qualche problema ai genitori milanesi, se i propri figli saranno lasciati a casa per via di una grande adesione dei professori allo sciopero.

Matteo Furcas