Un atto simbolico in attesa che le leggi si adeguino. Lunedì 28 gennaio, il consiglio comunale di Milano si è impegnato a conferire ogni anno, in una cerimonia pubblica, la cittadinanza ai bambini nati da genitori di origine straniera. Questo, fino a quando lo Stato Italiano non riconoscerà giuridicamente lo status di cittadino secondo lo ius soli, cioè in base al territorio in cui si è nati e non alla discendenza.

La questione, soprattutto a Milano, è rilevante. In città nascono ogni giorno tra i dieci e i trenta bambini di origine straniera e sono quasi 50mila i minori stranieri residenti, di cui oltre 28mila dalla nascita. «Questi bambini si sentono italiani frequentano o hanno frequentato le nostre scuole, conoscono bene la nostra lingua e sentono come loro questa città», ha commentato Paola Bocci, consigliere comunale Pd, che ha presentato l’ordine del giorno in merito alla questione. «Anche se questo ordine del giorno non cambia lo status giuridico, – ha sottolineato il consigliere – afferma con forza la volontà di vedere i bambini e i ragazzi come tutti uguali, riconoscendoli come risorsa preziosa e insostituibile della Milano di adesso e di quella che verrà»

Il provvedimento, approvato lunedì dal Consiglio comunale, fa però discutere: l’ordine del giorno proposto dalla consigliera del Pd Paola Bocci è stato approvato con 26 voti a favore della maggioranza, il voto contrario di Riccardo De Corato di Fratelli d’Italia e di Matteo Forte, unico consigliere del Pdl in aula, mentre gli esponenti della Lega Nord sono uscita dall’aula per protesta. I leghisti, con Alessandro Morelli, consigliere comunale, attaccano: “Pisapia pensi alle tasse. Il vero problema sono i 200 milioni di tasse imposte da Pisapia, mentre si perde tempo e denaro su una cosa simbolica”.

L’ordine del giorno, discusso e approvato in piena campagna elettorale, è anche una scelta forte e ha risvolti sulla politica nazionale. Pierluigi Bersani, segretario Pd e leader dell’alleanza di centrosinistra, ha sempre dichiarato infatti che la prima proposta di legge che porterà in aula in caso di successo alle elezioni, sarà proprio questa: concedere la cittadinanza giuridica ai bambini figli di genitori stranieri.

Enrico Tata